“XENEIZES A GENOVA”

E' arrivato.
Mateo Retegui è arrivato.
Il tempo dell'ufficialità, dopo le visite mediche e la firma sul contratto, e l'italo-argentino potrà considerarsi, a tutti gli effetti, un nuovo giocatore del Genoa.
Colpo sensazionale da parte del Grifone.
Corteggiato da settimane, il centravanti della Nazionale azzurra approda nella nostra serie A, su consiglio, tra l'altro, del c.t. Roberto Mancini.
24 anni e tanta voglia di prendere contatto con la nostra realtà, sino ad ora sfiorata solo in azzurro.
Di proprietà del Boca Juniors, Retegui approda al Grifone attraverso un'operazione da 15 milioni di euro più bonus.
Operazione, dunque, piuttosto dispendiosa, al fine di garantirsi, però, un attaccante che abbia dimostrato di inquadrare la porta con facilità.
Lo ha dimostrato nel Tigre, mettendo a segno 34 gol in 62 presenze, conquistando, tra l'altro, il titolo di capocannoniere nel 2022.
Con gli azzurri, invece, sin qui, 3 gare disputate e 2 reti messe a referto, vale a dire contro Inghilterra e Malta, nel girone di qualificazione per Euro 2024.
Ed allora, è il Genoa la sua nuova casa.
Alberto Gilardino, invece, il suo nuovo timoniere.
L'uomo che dovrà fornirgli le giuste indicazioni per far sì che esploda.
Per far sì che esploda, definitivamente, il suo talento, la sua grinta, la sua voracità sottoporta.
Con buona pace di tutti coloro che non condivisero la scelta di Roberto Mancini di convocarlo in Nazionale.
Retegui vorrà dimostrare, dunque, che chi storse il naso, evocando il suo nome, si sia sbagliato.
E poi a Genova, nella Genova sponda rossoblù, respirerà un po' di quell'aria argentina, di quell'aria da Xeneizes che lo ricondurrà agli esordi con il Boca.
Stavolta, però, sarà il nostro campionato, il suo teatro principale.
Il teatro in cui sfoggiare reti a grappoli, trascinando il Grifone verso la salvezza, per poi ribadire che il Mancio ci abbia visto lungo e che Nazionale azzurra abbia bisogno di questo centravanti dallo spiccato fiuto del gol, con il desiderio spasmodico di emergere fra i nostri confini nazionali.
Lorenzo Cristallo