“VOLARE”

06.02.2023

Nell'azzurro, dipinto d'azzurro.

Ma sì, non è peccato cambiare la gamma cromatica della canzone più nazional-popolare del nostro Paese.

Ed allora il Napoli vola.

Scruta l'orizzonte tricolore, con quella forza e quella fame di vittorie che facciano ruotare le gambe a mille.

Partenopei supersonici.

Partenopei inarrestabili.

Non resti che attendere la matematica. Non resti che sfogliare il calendario ed ipotizzare quale possa essere la settimana del trionfo.

La squadra di Spalletti ha sbarazzato spettri e rivali, conquistando il suo posto al sole.

Il posto più bello, quello sulla terrazza più alta.

Quella in cui, affacciandosi, si intravedano, da lontano, quelle squadre dalle maglie nerazzurre, giallorosse, biancocelesti e rossonere, distanti, ma così distanti, da non temere, più, nessuno.

Il Napoli gongola, snocciolando numeri impressionati.

18 vittorie su 21 giornate di campionato.

Attacco più prolifico della A con 51 reti realizzate.

Difesa di ferro con appena 15 gol subiti.

Osimhen - ieri autore di una doppietta - leader nella speciale classifica marcatori, vantando 16 centri in 17 partite disputate.

Kvaratskhelia, sin qui, in campionato, artefice di 8 reti e 9 assist.

Ed infine, 56 punti conquistati sui 63 in palio.

Inter a -13, Roma a -16, Lazio (impegnata stasera in casa del Verona), Atalanta e Milan a -18.

Il dominio azzurro è tutto qui.

In un crescendo rossiniano impressionante.

In pochi, o forse nessuno, avrebbero scommesso su questa squadra, dopo gli addii, in estate, di Koulibaly, Insigne, Mertens, Ospina e Fabian Ruiz.

In pochi, o forse nessuno, avrebbero immaginato quanto Kim e Kvaratskhelia sarebbero stati importanti, se non fondamentali, per la squadra azzurra.

Il Napoli di oggi è il volto felice - seppur mascherato - di Victor Osimhen.

I suoi gol, il suo altruismo nell'andarsi a sincerare delle condizioni di salute di una tifosa spezzina, colpita, inavvertitamente, da un suo tiro sbilenco, fanno di lui un uomo da ammirare.

Ed allora i partenopei volano sul campo, più in alto di tutti. Più in alto, persino, dei cori beceri rivolti a Diego Armando Maradona e allo stesso Luciano Spalletti, uno che a La Spezia ha giocato e ha trovato la sua anima gemella.

Aspettando la Champions, il Napoli vola. Solitario e indisturbato, in un cielo azzurro trapunto di stelle.

Lorenzo Cristallo

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