“UNDICI FINALI”

Per chi non era accreditato nel posizionarsi fra le prime quattro in classifica, a partire da domenica saranno undici finali.
Undici sfide, tutte in campionato, senza distrazioni di coppa.
E di sorte.
E' questa la filosofia di Maurizio Sarri per issarsi oltre le Colonne d'Ercole degli ultimi anni.
Lazio, nuovamente, in piena corsa per un posto in Champions, seconda in classifica, alle spalle del Napoli – abbondantemente alle spalle del Napoli -, ma con la consapevolezza di possedere numeri e qualità per ripiombare nella manifestazione europea per club, più prestigiosa.
Lazio in grado di aggiudicarsi entrambi i derby, con efficacia chirurgica: due reti realizzate, zero subite, e Roma, in entrambi i casi, ko.
Lazio capace di espugnare il Sacro Maradona: teatro in cui Juventus, Liverpool, Ajax, Roma, per l'appunto, Glasgow Rangers, giusto per citarne alcune, siano cadute pesantemente.
Lazio che, in casa, abbatte l'Inter e che fa piangere, sonoramente, il Milan.
Insomma, di questa squadra con la seconda miglior difesa del torneo con appena 19 reti subite dopo 27 giornate, e in grado di inanellare 16 clean sheet, tanti gli aspetti da premiare.
Da un'ossatura consolidata, ad una chiara identità di gioco.
Biancocelesti che, sin qui, abbiano fatto a meno, molto spesso, del suo bomber principe, ossia Ciro Immobile, confidando, però, sulle doti realizzative di Zaccagni, Felipe Anderson, Pedro, alcuni dei rappresentanti di un'inafferrabile cooperativa del gol.
Luis Alberto, finalmente, corpo integrato nell'undici titolare, mentre Milinkovic-Savic appare, in egual misura, abile nell'esaltare il proprio pubblico e altresì capace di provocare un'angusta sensazione di delusione.
Ed infine la difesa, fiore all'occhiello della Sarri's band.
Provedel, Romagnoli, Casale: una piccola parte di quella retroguardia di ferro, invalicabile per molti.
Ed allora, nonostante una campagna europea infausta e sottotono – fra Europa League e Conference – ed una Coppa Italia che abbia visto, gli aquilotti, togliere il disturbo ai quarti di finale, ad opera della Juventus, è il campionato la mission principale.
Ad iniziare dalla trasferta, solo apparentemente morbida, di Monza.
Sarri ritroverà Immobile, Vecino, si affiderà a Lazzari lungo la propria corsia di competenza.
Armi a disposizione al fine di mettere nel mirino uno dei primi quattro posti in graduatoria.
Per tornare in Champions, per dare lustro ad un cammino tutt'altro che scontato.
Da Monza, dalla Brianza, su il sipario su 11 finali.
Undici appuntamenti da non fallire, per permettere all'aquila biancoceleste di aprire le ali e spiccare il volo verso i cieli più luminosi d'Europa.
Lorenzo Cristallo