“UNA COPPA DA CUI RIPARTIRE”

09.06.2023

Quando si spegneranno le luci sulla finale di Champions League, si accenderanno i riflettori sulla Nazionale azzurra.

Quella del Mancio, quella che, in questi giorni, sia in pre-ritiro, a Santa Margherita di Pula, in Sardegna, posto dell'anima, prima di quel che fu il trionfo a Wembley.

Rispetto ad allora non c'è Gianluca Vialli, ma la sua aurea è lì, in mezzo a loro, in mezzo a coloro che tenteranno di far risplendere l'azzurro.

Quell'azzurro avvitato su sé stesso, a margine della mancata qualificazione al Mondiale in Qatar.

Azzurro sgambettato dall'Inghilterra, nel primo match di qualificazione verso l'Europeo del 2024, ed azzurro, in parte, risorto – ma solo in parte – nel grigio 0-2 con cui abbia espugnato Malta.

Ora, però, si torna a far sul serio.

Anche se in palio non vi sarà la Coppa del Mondo, ma la Nations League, poco importi. Da qualcosa, pur, bisogna ripartire.

Italia, Spagna, i padroni di casa dell'Olanda e la Croazia.

Queste le 4 pretendenti che, dal 14 al 18 giugno, prossimo, si contenderanno la coppa.

Nella seconda edizione fu la Francia a trionfare.

Gli azzurri, quindi, proveranno a vendicare l'1-2 di Milano, nell'ottobre del 2021, con cui le Furie Rosse, allora allenate da Luis Enrique, ci spedirono nella finalina di Torino, al cospetto del Belgio.

Mancini, quindi, ha le idee chiare.

Zaniolo è tornato fra i convocati, ed attende i 5 nerazzurri che solamente domenica si uniranno al resto del gruppo.

Non ci sono Locatelli e Zaccagni, assenti illustri, ma il commissario tecnico jesino ha specificato che il loro contributo sarà fondamentale a partire dal prossimo mese di settembre, quando si risolleverà il sipario sulle qualificazione per l'Europeo in Germania, del 2024.

Adesso c'è una settimana davanti.

Una di quelle settimane dalle forti emozioni che potrebbe donare un senso a quest'appendice di stagione.

Due partite, solo due, per tentare di ribadire il titolo di campione d'Europa.

Per fare in modo di alzare la voce al cospetto del gotha del calcio continentale.

Prima la Spagna, e poi una fra gli Orange e la Croazia.

Rivali quotati e pericolosi, eppure gli azzurri, da underdog, tenteranno la scalata.

Partiranno da Enschede, per poi provare ad issarsi sino alla finale del 18 giugno, a Rotterdam.

Vincere la Nations League non rappresenterebbe la panacea di tutti i mali e né la spugna con cui cancellare le recenti delusioni, eppure sarebbe un modo per fare il pieno di autostima, tornando a convincersi di non essere, poi, così scarsi, come in tanti ci abbiano additato.

L'Italia azzurra, quella del Mancio, quella che, si spera, possa tornare a farci battere il cuore, con orgoglio, fierezza ed interesse.

Con un angelo in più nel cielo.

Luca Vialli, la sua saggezza, la sua esperienza, bagaglio per un gruppo che dovrà palesare la stessa fame e la stessa grinta mostrate in quell'estate del 2021, quando nessuno ipotizzava un nostro approdo a Wembley.

Ripartire da lì, per ristabilire le gerarchie nel Vecchio Continente.

Lorenzo Cristallo

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