“UNA COPPA DA CONQUISTARE”

10.05.2023

Vigilia di Europa League.

Vigilia da semifinale d'Europa League.

Juventus-Siviglia, atto primo, e quanta importanza che si annidi in questa partita.

Bianconeri secondi in classifica in campionato, vogliosi di slalomeggiare nei confronti di un futuro ancora incerto.

Incerto in serie A, con la Corte Federale d'Appello che abbia annunciato l'arrivo di una nuova penalizzazione che si abbatterà sulla Vecchia Signora.

Di sicuro meno dei 15 punti, inizialmente inflitti, ma comunque un numero sufficiente per estromettere la banda di Allegri dalla prossima Champions, e perché no, anche dalla prossima Europa League.

Ed allora, con l'intenzione di arginare, legalmente, la decisione che, altresì, la UEFA vorrà adottare nei confronti del club bianconero, per la Juventus sia diventata fondamentale conquistare l'Europa League per approdare alla prossima Coppa dei Campioni.

Approdare a Budapest, uscendone vittoriosa, ma non prima di aver estromesso gli andalusi guidati da Mendilibar.

Sfida complicata quella contro il Siviglia, compagine abituata a vincere questa coppa, avendola conquistata in sei occasioni.

Ed allora Allegri vorrà far suo questo doppio confronto, a partire dalla gara di domani, dinnanzi ad un Allianz Stadium gremito.

Sventolio di bandiere bianconere e notte da cerchiare in rosso.

Una di quelle notti in cui sia severamente vietato fallire.

Una di quelle notti in cui mettere in vetrina, la rabbia, la qualità, il temperamento, l'aggressività di una squadra che, nel corso di questa stagione, abbia vissuto, sempre, con quell'aria di precarietà addosso.

Precarietà e severe punizioni, al fine di spingere verso il basso, al fine di sgambettare, un gruppo che, nonostante tutto, sia rimasto in piedi.

In piedi sino ad ora, considerando, come detto, il secondo posto in campionato e questa suggestiva semifinale europea da disputare.

Il tecnico livornese non ha ancora sciolto i dubbi in vista dell'undici che affronterà il Siviglia, ma appare certo che si affiderà alla vena realizzativa di Dusan Vlahovic, uno che attraverso un bolide abbia ammutolito cori razzisti, vergognosi.

E poi Kostic, Chiesa, Di Maria, giocatori che nelle notti europee riescano ad incantare e ad incidere.

Perché quest'Europa League valga molto di più della competizione in sé.

Perché attraverso il raggiungimento della finale e di una possibile vittoria, si spalancherebbero le porte della Champions, donando un epilogo felice ad una stagione tribolata e turbolenta, caratterizzata da continui colpi di scena, aule di tribunali e penalizzazioni ad orologeria.

Ma domani, a contare, sarà tutt'altro.

Superare la squadra di José Luis Mendilibar, per approcciarsi alla corrida del Ramon Sanchez Pizjuan con convinzione, con autorevolezza, al fine di avvicinarsi a Budapest e a quella coppa che toglierebbe verve agli accusatori della prima ora.

Lorenzo Cristallo

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