“UNA COPPA CHE VALE”

Juventus-Monza di Coppa Italia non è una partita qualsiasi per i bianconeri.
Non può esserlo in una stagione particolare come questa.
Stagione di veleni e polemiche, di clamorose uscite di scena, dimissioni illustri e inchieste giudiziarie.
Un nuovo cda, da domani, all'opera, e un'era precedente che va in archivio, con ancora tante spiegazioni da fornire ai giudici.
Istantanea di una Juve che, sul campo, non se la passi meglio.
Il 5-1 del Maradona è una ferita sanguinante per la Vecchia Signora.
Una Vecchia Signora che nel giro di 90 minuti ha mandato in frantumi quel ritornello che faceva così: 8 vittorie di fila, difesa meno trafitta del campionato con appena 7 gol subiti e 756 minuti di imbattibilità.
Tutto sgretolato sotto i colpi di Osimhen, Kvaratskhelia e compagni.
Ed allora fra due giorni si riparte.
A testa bassa, con grande umiltà e tanta fame.
La fame di chi rischia di chiudere la stagione - la seconda di fila - con zero titoli.
Una stagione in cui conterà, tantissimo, giungere fra le prime quattro, tentando, altresì, di issarsi sino in fondo sia in Europa League che in Coppa Italia.
La Coppa Italia, per l'appunto.
L'ultima alzata al cielo risale al 2021, quando in panchina c'era Andrea Pirlo.
All'epoca la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia non bastarono per saldare la panchina del tecnico bresciano.
Oggi sarebbe manna dal cielo ammirare i bianconeri conquistare due titoli.
Ecco perché, quindi, la sfida di giovedì sera contro il Monza assuma un valore imprescindibile.
Vincere per compiere un passo in avanti, approdando ai quarti, immagazzinando quella sana dose di autostima e convinzione per lasciarsi alle spalle la pesante debacle di Napoli.
Con i brianzoli, però, non sarà semplice.
Monza galvanizzato dagli ottimi risultati in campionato e soprattutto Monza che il 18 settembre scorso rifilò un'inaspettata sconfitta alla squadra di Allegri.
1-0 griffato Gytkjaer, alla prima di Raffaele Palladino seduto sulla panchina dei biancorossi.
Per Chiesa e compagni, quindi, sarà d'obbligo non abbassare l'attenzione, mostrando il volto famelico di chi voglia riscattarsi dopo le sberle ricevute a Fuorigrotta.
Dal mercato non sono attese grosse novità, ergo, per Allegri, sarà fondamentale trarre il meglio dagli uomini a disposizione, confidando in una voglia di rivalsa da parte di campioni apparsi appannati e molli.
Solo così, la Vecchia Signora riuscirà a tirarsi fuori da un'impasse imbarazzante.
In attesa dell'insediamento del nuovo cda, della sfida con il Monza e degli sviluppi giudiziari che fanno da cornice ad una squadra accerchiata da preoccupazioni e critiche velenose.
Lorenzo Cristallo