“UN VALZER DI TROPPO”

Accedere alla fase a gironi della Conference League non sarà complicato.
Non sarà complicato se la Fiorentina partirà con il piglio giusto.
Se la Fiorentina riuscirà a sovvertire il gol di svantaggio subito all'Allianz Stadion di Vienna.
Se il penalty di Grull non risulti così decisivo e determinante.
Insomma, al Franchi bisognerà fare di più, a partire dall'alba del match.
Meglio evitare tardive reazioni nella ripresa.
Meglio evitare che il Rapid Vienna si disponga in difesa al fine di impedire, alla squadra di Vincenzo Italiano, di trovare i pertugi giusti.
Non può morire sul nascere, l'obiettivo di vendicare la finale di Praga.
Ferita aperta e sanguinante, che va rimarginata attraverso la partecipazione a quest'edizione della Conference League.
Ieri, nella Capitale austriaca, abbiamo assistito ad una Viola che ha subito, più del previsto, i tentativi dei padroni di casa, specialmente nel primo tempo.
Rari pericoli dalle parti di Hedl, e quel fallo di Mandragora, in area, da cui sia scaturito il rigore realizzato dal numero 27, Grull.
Nella ripresa, invece, Rapid che non si è fatto notare nella metà campo viola, e Fiorentina che, in maniera improficua, abbia cinto d'assedio la metà campo degli austriaci.
In quello che sia stato un forcing sterile, sino agli ingressi in campo di Infantino e Beltran.
Due argentini in grado di donare frizzantezza e vivacità alla manovra dei gigliati.
Ed in effetti, solo dopo il loro ingresso, la Fiorentina ha costruito un paio d'occasioni pericolose, sfiorando, sul finale, la rete del pareggio.
Risveglio tardivo, quindi, nel contesto di un mach scorbutico, al cospetto di un avversario ben disposto in campo, organizzato nei reparti ma non eccelso dal punto di vista qualitativo.
La Viola ammirata, meno di una settimana fa, a Marassi, contro il Genoa, aveva pienamente convinto.
Molto meno, o solo in parte, quella di ieri, all'Allianz Stadion di Vienna.
Resti da capire, quindi, che tipo di Viola vedremo all'opera giovedì prossimo.
Una Viola in grado di azzannare gli avversari – metaforicamente parlando -?.
Oppure una Viola incapace di pungere, imbrigliata dalla foga di un Rapid Vienna arcigno?.
Giovedì, bisognerà attendere giovedì, quando una clamorosa e prematura uscita di scena, sancirebbe uno sgradito fallimento, all'alba della nuova stagione.
Lorenzo Cristallo