“UN PUNTO PRIMA DEL BOSFORO”

All'Inter basti poco, davvero poco, per raggiungere il suo obiettivo anche in campionato.
Non che l'idea iniziale non fosse quella di centrare lo scudetto. Ma, dopo 12 sconfitte, e tanti punti persi contro le cosiddette medio-piccole, meglio non lasciarsi sfuggire il traguardo minimo, vale a dire la qualificazione alla prossima Champions League.
Questa sera, Meazza di nuovo gremito per l'ultima gara casalinga, della stagione, da parte della truppa di Simone Inzaghi, al cospetto dell'Atalanta.
Basterà anche un pareggio per garantirsi l'accesso alla prossima Europa dei grandi, unendosi, quindi, a Napoli e Lazio.
Un punto stasera, per poi concentrarsi, definitivamente, su Istanbul.
Finale di Champions League. La Champions attuale. Quella raffigurante una cavalcata temeraria della Beneamata.
Un secondo posto in un girone di ferro con Bayern Monaco e Barcellona.
Le portoghesi estromesse agli ottavi e ai quarti.
Il Milan messo in ginocchio nella doppia semifinale, ed infine il Manchester City.
Sfida diabolica, in programma sabato 10 giugno.
Nel frattempo, una Supercoppa Italiana in bacheca e da mercoledì scorso anche la Coppa Italia.
Quattro trofei alzati al cielo nei due anni, sin qui, di gestione Inzaghi.
Steven Zhang, poi, presidente più vincente nella storia dell'Inter, alle spalle di Massimo e Angelo Moratti.
Insomma, gli ingredienti per festeggiare ci siano tutti.
In campionato, come detto, resti il rammarico per non aver tenuto testa al Napoli, spargendo del pepe nella corsa scudetto.
Ma è nelle notti di coppa che i nerazzurri abbiano dato il meglio di sé.
Da Riyadh alla Coppa Italia, passando per quelle trasferte in Catalogna, oppure a Oporto e Lisbona, in cui certificare un imponente grado di maturità.
Stasera, quindi, anche un pareggio potrebbe essere sufficiente per chiudere qualsiasi discorso in serie A, a seguire la trasferta di Torino, al cospetto dei granata, e poi saranno Guardiola, Haaland, De Bruyne e Gundogan, gli avversari da mettere nel mirino.
Partire da sfavoriti per tentare il colpo grosso.
Istanbul, nel 2005, fu teatro di una finale irripetibile.
Una finale che scombussolò pronostici e logica.
Chissà se anche questa volta, dal Bosforo, possa emergere una sorpresa?.
La Beneamata con il vento in poppa, e trascinata dai gol del "Toro" Lautaro, non ha alcuna intenzione di lasciare nulla di intentato.
Proverà ad ergersi in alto anche nella Capitale turca, non prima, però, di essersi assicurata la partecipazione alla prossima Champions.
Un solo punto, e poi testa e cuore rivolti sulla partita dell'anno.
Lorenzo Cristallo