“UCCELLO D’ORO”

19.12.2022

In Italia siamo abituati ad assistere alla consegna del Tapiro d'Oro, che in confronto appare un riconoscimento simpatico e irritante al tempo stesso.

Ma mai volgare.

Ieri, invece, nel momento topico della premiazione, nell'attimo in cui Emiliano Martinez viene insignito del riconoscimento come "Miglior portiere del Mondiale", ecco la fragorosa caduta di stile in mondovisione.

La mano dorata ad altezza del pube, et voilà: la nefandezza di un campione del mondo.

Che tra i pali avesse provocato i giocatori della Francia, non è un atteggiamento particolarmente sportivo, ma accade.

Accade di frequente, al fine di innervosire e deconcentrare l'avversario.

In fin dei conti, per alzare al cielo la coppa più prestigiosa al mondo, sia concesso questo e molto altro.

Ma il gesto di portarsi, lì, proprio lì, un riconoscimento importante, non doni lustro alla sua professionalità.

Dov'è lo stile?.

Dov'è l'eleganza?.

Un professionista è così che si comporta?.

Eravamo a Doha, oppure al campetto dietro casa, in compagnia di altri amici quattordicenni?.

Serietà?.

Gesto da tramandare ai posteri?.

Molto spesso il successo di una Nazionale vada al di là del trionfo sportivo.

Spesso si vince, trasmettendo messaggi positivi, encomiabili, oserei dire, invidiabili.

Messi leader, eppure qualche parolina fuori posto l'ha pronunciata anche lui, nel dopo-gara contro l'Olanda.

L'esultanza dei giocatori dell'Albiceleste, in faccia a quelli Orange, dopo il trionfo ai calci di rigore, ha effettuato il giro del web, e ieri, infine, il punto più basso.

Emiliano Martinez che, in qualche modo, sbeffeggia tutti, non solo i rivali francesi.

Chissà se Neuer, Lloris o Alisson, avrebbero compiuto lo stesso gesto?.

Credo proprio di no.

Storie di professionisti seri, affidabili. Loro.

Alcuni diranno:" Eh ma è noto che gli argentini, i sudamericani siano così. Sanguigni e istintivi".

Ed invece, no, in quel gesto da censura, deprecabile, grezzo e greve, vi è racchiusa la pochezza umana e culturale di un portiere campione del mondo ma che, stiamone certi, non lascerà tracce di sé nella storia del calcio.

Ed anzi, mimando "l'uccello d'oro" ha anche mortificato gli ottimi interventi compiuti che abbiano permesso alla Seleccion di issarsi sul tetto del mondo.

Campione, sciocco e maleducato.

Lorenzo Cristallo

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