“TUTTO IN UNA DOMENICA”

Weekend di serie A. Domenica di serie A, fra dolore, sgomento e sorprese sul campo.
Il dolore nel rievocare la memoria, nel ricordare le gesta, nel tributare amore e affetto sconfinato nei confronti di Gianluca Vialli.
Di Luca Vialli e Sinisa Mihajlovic, entrambi acclamati e osannati dall'Olimpico di Roma al Ferraris di Genova.
Il volto bello, emozionante, intimo, di uno sport metafora di vite vissute attraverso le umane fragilità e quel coraggio capace di veicolare saggezza e resilienza.
Lo sgomento.
Lo sgomento di una domenica di ordinaria follia.
Sull'A1, nel piazzale dell'autogrill di Badia al Pino, dove nel 2007 perse la vita Gabriele Sandri.
Una guerriglia urbana sconsiderata e da censura, fra ultras del Napoli e ultras della Roma. Un regolamento di conti osceno ed obbrobrioso, fra bottiglie di vetro rotte e fumogeni.
Un ferito, oltre 100 arresti e un'emergenza che ripiomba in maniera fosca e tetra, come i passamontagna indossati da delinquenti da stadio.
Ed infine le sorprese sul campo, o comunque i risultati di una diciassettesima giornata che incorona il Napoli campione d'inverno.
Azzurri che espugnano Marassi e salgono a quota 44 in classifica.
Ad inseguire i partenopei ci pensa la Juve, che inanella l'ottava vittoria di fila. Miglior difesa del torneo con appena 7 reti al passivo e venerdì prossimo sarà il Maradona, l'epicentro del calcio nazionale, con la sfida fra gli azzurri di Spalletti e i bianconeri di Allegri.
Sorprende il pari, per 2-2, tra Milan e Roma, con i rossoneri padroni del campo e del punteggio per 80 minuti, per poi pagare dazio attraverso i lampi di Ibanez e Abraham, in una serata in cui i giallorossi siano apparsi sparring partners perfetti.
2-2 anche nel derby lombardo fra Monza e Inter. Qui a far discutere sia stata la direzione di gara dell'arbitro Sacchi che annulla, erroneamente, il gol di Acerbi, che avrebbe spinto la Beneamata verso un successo garantito.
L'Inter, nel frattempo, perde terreno dalla vetta e continua a dover fare a meno di Lukaku, fermo ai box per il riacutizzarsi di un problema al ginocchio.
Note dolenti dalla sponda biancoceleste del Tevere.
La Lazio dopo aver perso, per 2-1, a Lecce, incappa in uno sconcertante 2-2 casalingo al cospetto dell'Empoli.
Avanti di due reti, sul finale, la squadra di Sarri, spegne la luce e si fa riacciuffare da Caputo e Marin.
Curva Nord vuota, a seguito della decisione assunta dal Giudice Sportivo dopo gli ululati razzisti del Via del Mare, e tanta desolazione a margine di una prestazione che ridimensiona, ulteriormente, le quotazioni della truppa capitolina.
Segno X anche fra Spezia e Lecce, che compiono un passo in avanti verso la salvezza, così come fra Salernitana e Torino, dove gli interventi prodigiosi di Ochoa e la rete di Vilhena, fanno sì che Davide Nicola resti, ancora, al timone della squadra campana.
Toro, invece, sprecone nella prima frazione, costretto ad accontentarsi dell'unico gol realizzato, ovvero sia da Sanabria.
Trionfa, invece, la Fiorentina, che supera un Sassuolo in crisi, per 2-1. Al gol di Saponara risponde Berardi, su rigore. E sempre su rigore, ma stavolta concesso in maniera decisamente generosa dall'arbitro Manganiello, è l'argentino Gonzalez a firmare la prima gioia del 2023 per la truppa di Vincenzo Italiano.
Chiudono il quadro, quest'oggi, Verona-Cremonese, alle ore 18:30, nel ricordo di Gianluca Vialli e con in palio punti determinanti per restare in A, e Bologna-Atalanta, alle 20:45, con i felsinei che tenteranno di dedicare un eventuale successo casalingo a Sinisa Mihajlovic, personaggio illustre, icona di una città che mai lo dimenticherà.
Lorenzo Cristallo