“TUTTO DECISO, O QUASI”

Dall'altra parte del tabellone, nonostante fossero state presentate come sfide equilibrate, tra nobili del calcio europeo, tutto sembri già deciso, o quasi.
Quel "quasi" per donare suspense alle gare che si disputeranno martedì e mercoledì prossimo.
Eppure il cammino appaia, già, segnato.
Manchester City e Real Madrid in semifinale, nel remake della passata edizione, con buona pace di Bayern Monaco e Chelsea.
All'Etihad Stadium, show dei Citizens, i quali, concedono un po' di palcoscenico ai bavaresi, a cavallo fra la fine del primo tempo e il primo quarto d'ora della ripresa, per poi dominare in maniera incontrastata, blindando a tripla mandata il passaggio del turno.
La banda di Pep Guardiola schianta i tedeschi allenati da Tuchel, grazie alle reti di Rodri – gol capolavoro -, di Bernardo Silva e del solito ed inossidabile Haaland.
Per quanto concerne il Bayern, i veleni interni e l'inaspettato cambio di panchina, non hanno agevolato la squadra campione di Germania che si appresta ad uscire di scena, per il secondo anno consecutivo, ai quarti di finale.
Il City, invece, veleggia sulle ali delle entusiasmo, mettendo nel mirino una finale da conquistare, per vendicare il ko del 2021, proprio ad opera del Chelsea, allora allenato da Tuchel, e per consentire a Pep Guardiola di tornare sullo scranno più alto del Vecchio Continente, 12 anni dopo l'ultima volta.
Per quanto concerne, infine, Erling Haaland, numeri da marziano per lui, al quarantacinquesimo sigillo stagionale, ad appena metà aprile.
Sorride, altresì, il Real Madrid.
La formazione di Carlo Ancelotti si sbarazza, senza particolari patemi, del Chelsea.
Un 2-0 al Santiago Bernabeu, a firma Benzema – al suo quattordicesimo gol, nelle ultime 9 gare di Champions ad eliminazione diretta – e Asensio.
Un intervento provvidenziale di Courtois su Sterling, con il punteggio sull'1-0 a favore delle merengues, ed infine l'espulsione di Chilwell, al 59', che ha permesso ai madridisti di spianare la strada verso la sfida di ritorno, a Stamford Bridge.
Re Carlo, quindi, si appresta ad affrontare, nuovamente, il City di Guardiola, in semifinale, conscio di andare incontro a due gare elettrizzanti, e ricche di capovolgimenti di fronte, fra corazzate del calcio continentale.
Ancelotti ha, altresì, dichiarato che al suo palmares, al ritorno alla guida del Real Madrid, resti la conquista della Copa del Rey, in palio contro l'Osasuna.
Ultimo sigillo che, a suo dire, completerebbe una carriera da allenatore, da cui restare incantati.
Eppure l'obiettivo della Champions sia sempre lì, immarcescibile.
Essere l'artefice del quindicesimo trionfo in casa Real, per quanto riguardi la coppa dalle grandi orecchie, donerebbe ulteriore lustro al club spagnolo e, soprattutto, ad uno degli allenatori più vincenti nel pianeta.
Ed allora, ancora una settimana di attesa e poi conosceremo l'esito di queste due sfide.
Sfide dal destino già tracciato.
Manchester City-Real, Haaland contro Benzema, Guardiola contro Ancelotti, pronti a darsi battaglia.
Lorenzo Cristallo