“TU NON CI TRADIRE”

01.06.2023

Ed ora cresce l'attesa per la Fiorentina.

Nel Media Day, con cancelli aperti al Franchi, la Viola si avvicina, a grandi passi, verso l'appuntamento di mercoledì prossimo.

7 giugno, Praga, Eden Arena, finale di Conference League.

Stavolta c'è un West Ham da rispedire, Oltremanica, a mani vuote.

C'è una coppa da blindare nel nostro Paese, dopo il successo di circa un anno fa della Roma, a Tirana.

Sei giorni al D-Day, il giorno della finale.

Quella raggiunta a suon di gol da parte della Fiorentina.

Gigliati travolgenti, specie in trasferta.

Goleade a Braga, contro il Sivasspor, in un lembo di Turchia lontana, ed infine a Poznan, in terra polacca.

Senza dimenticare l'ultimo passaggio, quello fondamentale.

Quello del St. Jakob Park di Basilea.

L'1-2 dell'andata ribaltato, al minuto 129 di una sfida infinita, in Svizzera, grazie a Barak.

Ed allora, a culmine di un percorso iniziato nello scorso mese d'agosto, in occasione del preliminare contro il Twente, la Fiorentina sia giunta, a 33 anni di distanza dall'ultima volta, in una finale continentale.

Atto conclusivo della Conference League che la vedrà opposta agli Hammers.

Sfida complicata, ma non impossibile, per la truppa di Italiano.

Truppa di Italiano reduce dall'amarezza per la finale di Coppa Italia persa, all'Olimpico, contro l'Inter, pur destando un'ottima impressione.

Gara caratterizzata da un ottimo avvio e da un propositivo secondo tempo, da parte dei gigliati.

Prestazione, però, macchiata da quel blackout evidente che abbia permesso al "Toro" Lautaro di freddare Terracciano, in due circostanze.

Tuttavia, ora è tempo di guardare in avanti.

Domani l'ultima di campionato, contro il Sassuolo, per testare le strategie da applicare, mercoledì prossimo, a Praga, ed infine, come detto, il West Ham, all'Eden Arena.

Nomen omen, per toccare il cielo con un dito, per provare a raggiungere il Paradiso.

Riportare una coppa europea a Firenze, coronando un cammino divenuto, gradualmente, impetuoso.

Cancellando il ko in Coppa Italia, e perché no, provando a smorzare il malessere per la sconfitta della Roma in Europa League.

L'Italia calcistica si affida ad Italiano, per poter gioire di una coppa che sembri avere un feeling particolare con il nostro Bel Paese.

Lorenzo Cristallo

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