“TRAPPOLA SPECIAL”

Ieri i festeggiamenti per i suoi 60 anni, ma con la testa rivolta, sempre, sul campo.
Josè Mourinho non stacca la spina. Neanche quando ci siano torte, brindisi e cori, al fine di osannarlo.
Testa giù e lavorare: questo il mantra del 60 Special.
Lo Special One che domenica sarà di scena al Maradona, al cospetto della squadra, di quella squadra, capace di far tremare i polsi a chiunque.
Partenopei leaders, con 50 punti all'attivo.
+12 dalla seconda, miglior attacco della A con 46 reti realizzate e difesa meno trafitta con 14 centri al passivo.
E poi Osimhen, principe nella classifica marcatori, con 13 gol messi a segno, e Kvaratskhelia nuovamente abile e arruolabile.
Insomma, per la Roma non sarà semplice dare filo da torcere ai campioni d'inverno.
Roma che all'andata perse di misura, per 0-1, per via di un gol, proprio, di Osimhen, quasi allo scadere, a margine di una partita scorbutica per gli azzurri.
Giallorossi che provengono da tre vittorie di fila - fra campionato e Coppa Italia -. Successi ottenuti senza subire gol.
C'è Dybala in splendida forma, sia in versione bomber che da uomo-assist, Abraham è tornato a carburare, mentre El Shaarawy appare un calciatore con qualche certezza in più rispetto al recente passato.
Al Maradona, poi, Mourinho ritroverà Lorenzo Pellegrini, mentre Zaniolo sia ancora alle prese con amletici interrogativi in merito al suo futuro.
Ed allora spetterà a Josè, il Vate di Setubal, imbrigliare la capolista.
Costruire trappole per frenare la marcia sontuosa, inarrestabile, implacabile di un Napoli, re d'Italia e aspirante sovrano d'Europa.
Il calore del Maradona sarà un fattore in più, un aspetto determinante, che costringerà Mourinho a gettare il cuore oltre l'ostacolo, infondendo ai suoi uomini quel carisma e quella personalità che li appartengono.
Mou è esperto, sagace, vecchia volpe che ha trionfato in ogni angolo del Vecchio Continente.
Uno che sa come mettere in ambasce anche i migliori.
Napoli rappresenterà un test severo, importante, per una Roma che osserva da vicino, anzi, da vicinissimo, il secondo posto.
Approdare in Champions è un obiettivo in linea con i proclami di Mou, sin dall'approdo nella Capitale.
Ben figurare in Coppa Italia e in Europa League, aspetto da non tralasciare.
Ed intanto fra una fetta di torta, un brindisi sincero e 60 candeline da spegnere, Mourinho è già proiettato sul big match di domenica sera, quando i riflettori del calcio italiano illumineranno il Maradona.
Da un lato, un Napoli voglioso di chiudere, il prima possibile, la pratica scudetto.
Dall'altro, una Roma in ascesa, ambiziosa, spigliata, supportata da un condottiero sornione ed esperto, desideroso di fare lo sgambetto al collega di Certaldo.
Lorenzo Cristallo