“TOLLERANZA ZERO”

16.08.2023

Lo ha dichiarato il designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi.

Lo ha dichiarato, alcuni giorni fa, dal ritiro dei direttori di gara in quel di Cascia.

Raduno pre-campionato al fine di trovare la forma fisica, ma soprattutto per fare gruppo in vista dell'imminente stagione.

Sul piatto, questioni riguardanti il VAR e la concessione dei minuti di recupero affinché si prediliga il criterio del tempo effettivo, per poi parlare di lotta al razzismo.

Contrastare ogni forma di intolleranza razziale, negli stadi, interrompendo, immediatamente, la partita.

Nessun annuncio da parte dello speaker e nessuna tergiversazione.

L'arbitro sarà chiamato a sospendere, per uno o due minuti, il match, al primo accenno di coro a sfondo razzista o ululato.

E' ora di dire basta, e gli arbitri si ergono in prima fila per fornire il proprio contributo.

E' un motivo etico e civile, sconfiggere quanto di più obbrobrioso possa accadere nelle Curve o nelle tribune degli stadi

Di serie A o di qualunque altra categoria.

Non è accettabile, non è ammissibile, non è contemplato, insultare e denigrare un calciatore in quanto di "colore".

Sconfiggere e ostacolare il razzismo è una missione di civiltà, quindi.

Un missione non più prorogabile, con lo scopo di intercettare i colpevoli, evitando che gli stadi diventino zona franca da parte di chi con questo sport non abbia nulla a che vedere.

E così, al di là delle questioni tecniche, al di là del Var e al di là dei nuovi provvedimenti che verranno messi in atto in materia di minuti di recupero, Gianluca Rocchi ha tenuto a sottolineare il pugno duro contro il razzismo.

Tolleranza zero ed immediata sospensione delle partite.

E' la civiltà che lo chiede.

E' il rispetto e il senso elevato dello sport che lo pretendono.

Lorenzo Cristallo

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