“STRANI AVVISTAMENTI LASSU’”

C'è una capolista che non ti aspetti.

Capolista assieme al Milan.

Capolista in una seconda giornata che dovrà emettere, ancora, altri verdetti; eppure capolista.

Hellas Verona con 6 punti dopo 2 giornate.

Nulla a che vedere con l'inizio della passata stagione.

Merito della società?. Nella città scaligera non donerebbe risposte entusiaste.

Meglio tributare un applauso all'allenatore, quel Marco Baroni che, dopo una promozione in A ed una salvezza in massima serie con il Lecce, sta dimostrando di voler far sul serio anche nella città di Romeo e Giulietta.

E così, in attesa che Romelu approdi a Roma, Giulietta – intesa come Verona – regola i giallorossi e attraverso un 2-1 inanella il terzo successo di fila.

Terzo perché oltre alla vittoria di sabato scorso, in campionato, al Castellani di Empoli, non va dimenticato il 3-1 con cui gli scaligeri hanno battuto l'Ascoli nei trentaduesimi di Coppa Italia.

Insomma, tre vittorie, una rosa da completare, ma tanto ottimi spunti da evidenziare.

Ieri, contro la truppa allenata da José Mourinho, l'Hellas ha sofferto, ha ringraziato, parzialmente, la fortuna, per via dei due legni colpiti dai capitolini, ma ha saputo capitalizzare le occasioni avute.

Le due chance nel primo tempo, complici un Rui Patricio rivedibile ed una retroguardia svagata.

Ed allora Duda e Ngonge, confezionano un trionfo che dona prestigio alle ambizioni della formazione gialloblù.

Ambizioni che conducono ad una salvezza, possibilmente, tranquilla.

Lasciando perdere le ansie e i timori dello scorso campionato, concluso con l'appendice dello spareggio vinto, ai danni dello Spezia, l'11 giugno.

Strada ancora lunga e tortuosa, pericoli dietro l'angolo, ma nel frattempo c'è una capolista insolita lassù.

Una squadra che non ti aspetti a far compagnia al Milan dei giganti, in attesa delle altre big che scenderanno in campo fra quest'oggi e domani.

C'è il Verona.

Nessuna pretesa per il titolo, ma la conferma che quest'anno soffi un vento diverso dalle parti del Bentegodi.

Lorenzo Cristallo