“SPINA NEL FIANCO”

2 luglio 2021, intorno al minuto 75 di Belgio-Italia, la terra che trema.
Crack.
Leonardo Spinazzola termina ko.
La diagnosi è di quelle terribili: rottura del tendine d'Achille sinistro.
Colui che, sino ad allora, era stato tra i migliori della spedizione azzurra, è costretto a farsi da parte.
Le lacrime, le stampelle. Le stesse stampelle gettate a terra, la notte dell'11 luglio, quando a Wembley fu l'Italia a trionfare. La sua Italia sul tetto d'Europa.
I compagni di Nazionale dedicarono a lui quel successo, a quel ragazzo perbene, umile, gentile e dal sorriso, costantemente, stampato sul volto.
Si spengono le luci di Euro 2020 ed inizia la fase più difficile.
La riabilitazione dopo l'intervento, i mesi lontano dal campo e dai suoi compagni, ed infine qualche cameo al termine della scorsa stagione.
La Roma che trionfa in Conference League, ma quel trionfo non porta il suo nome.
Leo fa parte della rosa giallorossa ma il suo contributo fu minimo, ridotto a qualche minuto disputato nel corso della finale.
E' in questa stagione, però, che si materializza il riscatto.
Un'escalation graduale, costante.
Un'escalation al fine di raggiungere i livelli di quell'Europeo, quando Spinazzola fece innamorare gran parte del pubblico continentale.
Sulla fascia sinistra una freccia imprendibile. Difende ed attacca come un moto perpetuo.
E' così che Spinazzola vuol tornare.
Gioca partite, alterna prestazioni, sino a giungere a quest'ultima settimana.
Roma chiamata ad occupare un posto fra le prime quattro in classifica. Roma obbligata a battere il Salisburgo per non uscire di scena dall'Europa League.
Ed allora il numero 37 giallorosso cosa fa?. Contro il Verona, di tacco, suggerisce Solbakken in occasione dell'1-0 definitivo.
Un arabesco al culmine di un'azione travolgente, che abbia messo in luce le qualità della squadra di Mourinho.
Giovedì sera, invece, è dal suo versante, e dai suoi piedi, che partono i lanci per Belotti e Dybala, autori delle reti con cui la Lupa abbia steso i campioni d'Austria.
Roma che batte il Salisburgo per 2-0, vendica la sconfitta di misura subita alla Red Bull Arena, e fra i protagonisti più illustri della magica serata dell'Olimpico, c'è lui: Leonardo Spinazzola.
Lo stesso Spinazzola che abbraccia gli elogi ricevuti, ma promette di proseguire nella sua scalata al fine di raggiungere la forma migliore.
Il tempo, d'altronde, è dalla sua parte, per Mourinho è una pedina importantissima e per i tifosi romanisti un baluardo su cui fare affidamento.
Nel frattempo tre assist decisivi nel giro di 4 giorni, due vittorie su due per la Roma, e Spina che sembri esser tornato quello di un tempo.
Inafferrabile, imprendibile, chirurgico negli spioventi.
Lo Spina, spina nel fianco, osannato sino al 75' di Belgio-Italia di Euro 2020, quando un maledetto crack rischiò di mandare in frantumi i sogni e le aspirazioni di un missile che sfreccia sul versante sinistro del rettangolo verde.
Lorenzo Cristallo