“SPALLETTI DA BEARZOT”

24.03.2023

Non poteva che essere assegnato a lui, a Luciano Spalletti, l'importante Premio Enzo Bearzot 2023.

Nella maestosa e incantevole cornice del Maschio Angioino, in una sorridente e soleggiata Napoli di inizio primavera, è il tecnico azzurro ad essere insignito di questa prestigiosa onorificenza.

Alla presenza della figlia dell'indimenticabile c.t. dell'Italia Mundial, Cinzia, del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, è l'allenatore di Certaldo ad entrare nel novero dei tecnici fregiati di tale onore.

Luciano Spalletti, quindi.

Lo stesso Luciano Spalletti che dopo una serie di trionfi in Russia, al timone dello Zenit San Pietroburgo, si stia levando di dosso l'etichetta di tecnico al centro di burrasche.

La burrasca capitolina, nell'affaire Totti.

E la burrasca meneghina, spingendo Mauro Icardi sull'uscio di porta.

Situazioni e retroscena tuttora al vaglio del gossip più voyeuristico, con l'allenatore toscano non propriamente giudicato per le sue doti.

Una breve pausa e poi l'avventura napoletana.

Un terzo posto nella scorsa stagione, ma è l'attualità a prendere il sopravvento.

L'attualità di un Napoli primo in classifica, a poche settimane da una festa che deflagrerà per l'intera città.

Il terzo tricolore nella storia del club azzurro non è utopia.

E' una certezza, materializzatasi fra numeri imponenti.

E poi la Champions. Altro banco di prova in cui misurare la propria forza.

Dopo aver chiuso il girone, al primo posto, ed essersi sbarazzato dell'Eintracht Francoforte, agli ottavi, il prossimo step si chiama Milan.

Un quarto di finale suggestivo, affascinante, di chiara matrice made in Italy, per garantirsi l'approdo in semifinale.

Napoli che, ai quarti di Champions, non era mai giunta nella propria storia.

Alla base di tutto ciò, quindi, Luciano Spalletti.

Luciano Spalletti e le sue idee, il suo mantra, la sua filosofia.

I suoi sermoni e l'indiscussa capacità di estrapolare il meglio dai suoi ragazzi.

Dai semisconosciuti Kvaratskhelia e Kim, divenuti pezzi pregiati in ambito internazionale, passando per la valorizzazione, completa, di Meret, Di Lorenzo e Lobotka.

Senza dimenticare un Osimhen che, con Spalletti alla guida, stia raggiungendo cifre da goleador inarrivabile.

Ed allora, in questo venerdì soleggiato di fine marzo, il Premio Enzo Bearzot non poteva che andare nelle mani di Luciano Spalletti.

Allenatore all'avanguardia, motivatore straordinario, personaggio capace di mantenere – e di far mantenere – i piedi ben saldi a terra, in una Napoli elettrizzata ed entusiasta.

Un compito riservato a pochi, o forse solo a lui.

A quest'allenatore che dopo i fasti passati di Ottavio Bianchi e Albertino Bigon, riporterà la città azzurra nell'olimpo del calcio italiano, strizzando l'occhio, altresì, all'Europa dei giganti, tentando l'assalto clamoroso, ed inaspettato, alla coppa dalle grandi orecchie.

Lorenzo Cristallo

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia