“SOTTO L’ALBERO UN OGGETTO MISTERIOSO”

E' prematuro emettere sentenze.
Prematuro in base all'età del calciatore, delle sue qualità, e perché, all'ombra della Madonnina, anche Leao e Tonali stentarono, agli inizi, per poi spiccare il volo.
Storie frequenti in casa Milan, ecco perché Stefano Pioli tuteli il suo gioiello, concedendogli fiducia ed estraniandolo dalle continue, e perseveranti, pressioni esterni.
Charles De Ketelaere, 21 anni, fiammingo, e tante aspettative su di lui.
Aspettative, sin qui, deluse.
Sia in rossonero che con la maglia dei Diavoli Rossi.
Il belga ha collezionato, in A, 13 presenze, mettendo a referto un assist per Leao, nel match contro il Bologna, ed un gol annullato in casa della Samp.
Istantanee di inizio settembre.
A seguire tanta panchina e una rete divorata nella sfida di San Siro contro il Monza.
Con il Belgio, poi, le cose non è che siano andate meglio.
Nell'ultimo Mondiale, la nefasta spedizione belga, capitanata dall'ex c.t. Martinez, non solo si sia arrestata dopo appena tre gare giocate, ma l'apporto di Charles De Ketelaere sia stato alquanto nullo, se non irrisorio.
Un quarto d'ora, o poco più, nella gara persa contro il Marocco, e il primo Mondiale del numero 90 rossonero che va in archivio.
In maniera anonima, grigia, impalpabile.
Ed allora meglio tornare a focalizzare le attenzioni sul Milan.
Campioni d'Italia in carica reduci da qualche giorno di preparazione svolto a Dubai, ora di nuovo a Milanello, in atteso che salga il sipario sulla gara del prossimo 4 gennaio, quando il diavolo sarà di scena all'Arechi di Salerno.
Pioli dovrà fare a meno di Ibra e Origi, mentre è in dubbio la presenza del vice-campione del mondo Giroud, ancora frastornato dai fasti del Mondiale.
Motivo per cui, in queste ultime sedute d'allenamento, il tecnico parmigiano stia provando De Ketelaere nell'inedito ruolo di centravanti.
Un falso nueve che possa mettere in affanno la retroguardia della squadra di Nicola e che possa dare una sterzata alla sua di stagione.
Una stagione, sin qui, infarcita di critiche e malumori.
C'è chi abbia sollevato i sospetti di una dirigenza che voglia, già, disfarsi del gioiello fiammingo.
Mentre c'è chi sostenga, con fervore, che Pioli farà di tutto per permettere al giovane Charles di inserirsi a pieno, nei meccanismi di un rodato e vincente Milan.
D'altronde, a partire da gennaio, le sfide per misurarsi con le proprie qualità, miste ad ambizioni, non mancheranno.
Sarà un tour de force incredibile, tra campionato, Coppa Italia, finale di Supercoppa Italiana e soprattutto Champions League.
Palcoscenici importanti e suggestivi per l'astro nascente belga, sin qui per nulla incisivo e piuttosto intristito.
Basterà una scintilla per accenderlo?.
Probabile.
Tuttavia Pioli studia soluzione e rimedi, per smentire tutti coloro che già etichettino l'affare della scorsa estate, come sbagliato, rivitalizzando un calciatore di talento, promettente, ma al momento alle prese con Saturno contro ,sia nella nostra serie A e sia in quella che si stata un'esperienza triste e malinconica nel Golfo Arabo.
Lorenzo Cristallo