“SOLO GOL BELLI”

Solo prodezze.
Marchio di fabbrica di Antonio Candreva.
Calciatore di talento, ma mai, definitivamente, esploso.
Bene con la maglia della Lazio, di passaggio in una Juve ante-scudetto, non incisivo nell'Inter.
Dominante nella Samp, ed ora punto di riferimento nella Salernitana.
In Nazionale, poi, un percorso senza particolari acuti, nonostante 54 presenze.
Insomma, le qualità di un calciatore di valore ma dal palmares da uno come tanti.
Eppure, a Salerno, sotto la guida di Paulo Sousa, Antonio Candreva, 36 anni all'anagrafe, stia trascorrendo una seconda giovinezza.
10 gol complessivi, sin qui, con la maglia dei campani, 3 in questa stagione.
Tre in quanto dopo la rete decisiva messa a segno in Coppa Italia, contro la Ternana; all'Olimpico di Roma, al cospetto dei giallorossi, l'ex cuore biancoceleste ha sfoderato una doppietta da urlo.
Due gol che, prima hanno pareggiato la rete dell'iniziale svantaggio, firmato Belotti, per poi incutere paura ad uno stadio tinto, quasi interamente, di giallorosso.
Da sottolineare la prodezza del secondo centro personale.
Stop con il destro e conclusione, a giro, di sinistro, su cui Rui Patricio, nulla ha potuto.
Che poi la gara si sia conclusa con il punteggio di 2-2, poco importa.
Candreva ha, comunque, sfoggiato la sua classe, la sua qualità e le sue inestimabili doti balistiche.
Uomo di fatica in campo, con addosso quella maglia a maniche lunghe, nonostante gli oltre 35 gradi di temperatura, il numero 87 della Salernitana si distingue per via dell'imponente apporto che fornisce alla squadra.
Uomo guida e uomo simbolo di un ippocampo temerario, che vorrà raggiungere l'obiettivo della salvezza, il prima possibile.
E vorrà farlo, sfoderando prestazioni di carattere e di personalità, evitando barricate.
Carattere e personalità, dunque: tratti distintivi di Antonio Candreva.
Uno che, probabilmente, in carriera avrebbe meritato di più, ma che di gol belli, ne sia uno dei maggiori interpreti nel nostro campionato.
Lorenzo Cristallo