“SOFFIARE SUL VENTO DELLA VIOLENZA”

E' necessario comprendere, fino in fondo, sin dove potersi spingere.
Sin dove potersi spingere, al fine di impedire che la spirale di violenza prenda il sopravvento.
A distanza di tre giorni, la finale di Europa League, fra Siviglia e Roma, continui a far discutere.
E a far discutere sia stata la direzione arbitrale dell'inglese Anthony Taylor.
Direzione insufficiente, macchiata da due mancati rossi fra le fila del Siviglia e dal penalty solare, non concesso alla Roma.
Eppure.
Eppure tutto ciò non giustifichi quando, tristemente, accaduto presso l'aeroporto di Budapest, con il signor Taylor, assieme a sua moglie e a sua figlia, aggredito verbalmente, e non solo, da una decina, ed anche più, di sostenitori – se così potremmo definirli – della Lupa.
Un comportamento da condannare su cui si stia indagando.
Tutto ciò, però, ha un antefatto, e su quest'antefatto, la UEFA ha aperto un fascicolo d'indagine, allo scopo di assumere un provvedimento disciplinare nei confronti di José Mourinho.
Il tecnico portoghese che, in piena notte, abbia atteso l'arbitro Taylor nel parcheggio sottostante l'impianto di gioco, accusandolo di aver arbitrato male, utilizzando affermazioni condite da epiteti.
Un duro monologo che si sia manifestato lì, ed anche in sala stampa.
Ed insomma, soffiare sul vento della violenza non vada mai bene.
Aizzare la folla, poi, conduce a quanto assistito, due giorni fa, all'aeroporto di Budapest.
Un arbitro assalito, e aggredito, ferocemente, nonostante moglie e figlia al seguito.
Mourinho, ovviamente, risponderà su quanto dichiarato nella pancia della Puskas Arena, ma è da lì, da quei comportamenti, da quell'atteggiamento di sfida, eccessivamente polemico, che poi si inneschi la foga della violenza.
Il semaforo verde verso tutto ciò che sia ripugnante e da condannare.
Spesso affermiamo che debbano essere i protagonisti dello sport a dare l'esempio.
A fornire i giusti comportamenti anche, e soprattutto, dopo una sconfitta.
Ed invece quelle affermazioni colorite, quelle offese lanciate a raffica verso Anthony Taylor, siano state il preludio su quanto avvenuto, qualche ora più tardi, nell'aeroporto della Capitale ungherese.
Perché le parole sono armi taglienti.
Perché le parole vadano soppesate.
Perché lo stile e la pacatezza non vadano mai abbandonate.
Specie se si rivesta un ruolo importante e si sia, costantemente, sotto la lente d'ingrandimento.
La UEFA ha deciso di andare sino in fondo, intenzionata ad assumere un provvedimento disciplinare nei confronti di Mourinho.
Mourinho da parte sua, ha soffiato sul vento della rabbia, innescando un tornado pericoloso e dequalificante.
Lorenzo Cristallo