“SINISA INCANCELLABILE”

02.01.2023

Scruto il domani.

Non è tristezza, forse un eccesso di sensibilità. E si sa, la sensibilità è dote pregiata, ma arma tagliente nella società attuale.

Non so, sarà per la capacità di leggere attraverso i racconti dello sport. O forse la naturalezza nell'ammirare gli sportivi, prima come uomini che come atleti, ed allora penso, ed immagino, che Roma-Bologna di mercoledì possa essere, davvero, una partita particolare.

Una sfida dal forte impatto emotivo, specialmente per i rossoblù emiliani.

La prima senza Sinisa MIhajlovic su questa terra.

La prima dopo la sua dipartita verso il Paradiso.

Un vuoto incolmabile per coloro che, sino a settembre, abbiano avuto l'onore e il privilegio di essere allenati da lui.

E poi la cornice di Roma, la città adottiva di Sinisa Mihajlovic e della sua splendida famiglia.

Il suo addio si è consumato nella Capitale, in un lunedì soleggiato ma gelido, con le lacrime asciugate dai raggi di un sole che non riusciva a scaldare i cuori trafitti delle centinaia e centinaia di persone giunte presso la Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri al fine di tributare l'ultimo saluto al guerriero.

Ed infine Roma-Bologna, con i giallorossi che rappresentino la prima squadra, in Italia, ad accoglierlo.

Era la Roma del 1992, la Roma di Boskov, il suo approdo nella Capitale dopo la finale di Coppa dei Campioni, vinta a Bari, con addosso la maglia della Stella Rossa.

Un altro calcio, un'altra società, un'altra epoca.

Bologna è il recente passato, Bologna è l'affetto smisurato, Bologna è malattia e luce, sogno e speranza.

Bologna è l'amore ricevuto in una nuova piazza in cui l'idillio non scattò immediatamente.

Roma-Bologna, emozioni a raffica, con Sinisa che, stiamone certi, sarà lassù, in Paradiso, a sostenere i suoi ragazzi, quelli rossoblù.

Gli Orsolini, gli Arnautovic, i Medel, calciatori che ha amato e che ha bacchettato, in quella che era la sua natura.

La natura di un uomo vero, senza maschere, duro e generoso.

Con la scorza di chi ne abbia passate tante, ma con addosso la fragilità che appartiene a ciascuno di noi.

Roma-Bologna sarà anche, e forse soprattutto, questo.

Una narrazione con gli occhi lucidi, con il cuore infranto ed ancora ferito.

Difficile mandare giù.

Un dovere, però, guardare avanti, sorridendo ad un passato di cui essere fieri ed orgogliosi.

Lorenzo Cristallo 

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia