“SI’ SIGNORA, NO ALL’ARABIA”
La querelle di mercato su Massimiliano Allegri, a breve, si spegnerà.
Si spegnerà e si concluderà con il Conte Max che resterà all'ombra della Mole.
Cresce l'attesa per l'arrivo di Cristiano Giuntoli, nel ruolo di direttore sportivo, ed allora, fra qualche giorno, si prepara a prender forma un duo tutto toscano.
Un duo per riportare in auge i colori della Juventus.
Un duo per cancellare le amarezze, e lo sconcerto, al termine di una stagione, quella precedente, che abbia visto la Vecchia Signora invischiata in un lungo, e stucchevole, tira e molla, riguardante punti sottratti e processi in tribunale.
Il Caso Plusvalenze, la manovra stipendi, e, nell'immediato, il pronunciamento della UEFA in merito alla partecipazione, o meno, della Juventus in Conference League.
Nel frattempo, le sirene arabe piombate addosso al tecnico livornese.
Offerta da 30 milioni di euro all'anno, per tre stagioni.
Vagonate di soldi per Massimiliano Allegri, il quale rifiuta e tira dritto verso nuovi traguardi.
Nuovi traguardi da raggiungere in bianconero, in sella alla Juve, attendendo il via libera, da Napoli, per l'arrivo di Giuntoli al servizio della Signora.
Idee brillanti, visionarie e lungimiranti, con cui pianificare il domani di un club che voglia tornare a risplendere.
Un club stanco, ed esausto, delle ombre tetre e minacciose.
Stanco delle incertezze, delle incognite, dei diti puntati addosso e soprattutto di essere spettatore, sia in campionato che in Europa.
Ed allora, Allegri resterà lì, al suo posto di comando.
Proverà a smentire gli scettici, coloro che lo abbiano additato come responsabile maggiore dei risultati deludenti della squadra.
Lui sarà lì, in panchina, assieme al d.s. Giuntoli, intento a pianificare un percorso caratterizzato da successi.
Riavvolgendo il nastro, a quando Juventus fosse sinonimo di trionfi.
Rispedendo al mittente, soldi a palate, ammiccamenti arabi, e cifre che farebbero tentennare chiunque.
Chiunque, tranne Max, convinto, più che mai, che la sua avventura in bianconero non sia giunta al capolinea.
Lorenzo Cristallo