“SI PUO’ SEGNARE DI PIU’”

19.04.2023

Si può dare di più, segnando di più.

Stucchevoli i numeri dell'attacco nerazzurro.

Se in campionato, nelle ultime tre gare casalinghe, la Beneamata sia riuscita nell'impresa, ben poco edificante, di realizzare zero gol, inanellando tre ko di fila – record negativo per il club nerazzurro -, ancor peggiori siano i numeri degli uomini offensivi a disposizione di mister Inzaghi.

Se solo volessimo gettare lo sguardo in serie A, Romelu Lukaku non segna, su azione, dalla prima di campionato, ossia dalla sfida, in trasferta, in casa del Lecce.

Lautaro Martinez non timbra il cartellino da marzo, dal 2-0 inflitto al Lecce, in quello che sia stato, tra l'altro, l'ultimo successo dell'Inter, in A.

E poi.

Edin Dzeko non va in gol, sempre in campionato, da gennaio, mentre del Tucu Correa si siano perse le tracce dall'ottobre scorso.

Ed infine la Champions.

Agli ottavi, una rete di Big Rom, quasi sul gong, nella sfida d'andata contro il Porto, per poi capitalizzare, al massimo, quella rete, nello 0-0 del Do Dragao, e a seguire il primo round dei quarti di finale, con Lukaku – sempre lui – a segno dal dischetto, mentre il gol che abbia sbloccato l'equilibrio sia stato a firma di Barella.

Ed insomma, un trend tutt'altro che soddisfacente, per un'Inter che, questa sera, dovrà battere un colpo.

Un colpo importante, sontuoso, atteso da tutto il Meazza, tinto, per la stragrande maggioranza, di nero e azzurro.

Approdare in semifinale di Champions League, lenirebbe le ferite per le tante sconfitte rimediate in campionato – ben 11 -.

Approdare in semifinale di Champions League donerebbe, un po', di ossigeno ad un Simone Inzaghi, costantemente, sottopressione.

Approdare in semifinale di Champions League consentirebbe alla Beneamata di affrontare il Milan, in quello che sarebbe un affascinante incrocio europeo all'ombra della Madonnina.

Ed allora, superare il Benfica sia una prerogativa.

Ripartendo dallo 0-2 di poco più di una settimana fa.

Affrontando un avversario con molte certezze in meno, rispetto ad inizio aprile.

Sperando, però, che lì davanti, qualcosa cambi.

Che si torni a far gol.

Preferibilmente su azione.

Affinché anche Lukaku, Lautaro, Dzeko e Correa, possano raccogliere gli applausi scroscianti di chi, ad onor del vero, auspicava un rendimento e fantasticava su numeri che, sino ad ora, non appaiano, per nulla, esaltanti.

Lorenzo Cristallo

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