“SERGENTE SAUDITA”

Nessun cambio di lido in Italia.
Nessuna Juventus e ovviamente nessun prolungamento con la Lazio.
Le sirene arabe hanno ammaliato Sergej Milinkovic-Savic.
Nulla di ufficiale, ma le cifre sono sul tavolo.
L'Al-Hilal ha offerto 40 milioni di euro alla Lazio, per far suo il centrocampista serbo.
Per il giocatore un contratto di tre anni a 30 milioni di euro a stagione.
Sergej sembri non avere dubbi sulla sua prossima destinazione, mentre Claudio Lotito, difficilmente, reperirà un'offerta di questo calibro da qualche altra parte.
Ed allora, dopo Cristiano Ronaldo, Benzema, Kanté, Kouliblay e Brozovic, la Saudi Pro League si appresta ad abbracciare il Sergente.
Il Sergente che a 28 anni effettua una scelta… di tasca.
Dopo otto stagioni alla Lazio, 341 presenze complessive condite da 69 gol ed un palmares, in biancoceleste, in cui annoverare la conquista di due supercoppe italiane ed una Coppa Italia, il serbo saluta l'Italia, archivia l'ipotesi Juventus e si accasa in Arabia Saudita.
La sua prossima residenza sarà l'Al-Hilal.
Per quanto concerne l'ufficialità dell'affare occorrerà attendere qualche giorno, ma difficilmente vi saranno ripensamenti da parte del calciatore.
Di sicuro, Lotito di ripensamenti non ne avrà.
Con il giocatore ceduto nel Golfo arabo e con 40 milioni di euro che entreranno nelle casse del club capitolino, evitando di rafforzare una società di serie A, un orizzonte migliore non poteva essere tratteggiato.
Telenovela di mercato ai titoli di coda, o quasi.
Questa volta l'assalto arabo è andato a segno.
Nessun tentennamento, nessun gentile: "Grazie, ma rifiuto".
Sergej Milinkovic-Savic saluterà la Roma biancoceleste e il nostro campionato, dopo aver sfornato prestazioni altisonanti, ma di fronte a quelle cifre, dinnanzi a quell'ingaggio, girare la testa dall'altra parte sia stato complicato, sia per il patron biancoceleste che per il centrocampista serbo.
Il Sergente, quindi, proseguirà il suo lavoro, ma su altri campi di combattimenti, lontano dallo Stivale, a braccetto, invece, con sceicchi ed emiri dalle risorse spropositate.
Lorenzo Cristallo