“SENZA BISCOTTO”

Azzurrini concentrati solo su sé stessi.
Concentrati su sé stessi, sulla Norvegia e su una vittoria da ottenere.
Come domenica scorsa, anche stasera, a Cluj, conterà solo vincere.
Ottenere i tre punti, senza pensare ad altro.
Approcciare il match come fatto contro la Svizzera, evitando gli sbandamenti di inizio ripresa.
Maggior ordine in fase difensiva, in quanto 4 gol subiti nelle prime due gare siano troppi, senza sciupare innumerevoli occasioni sottoporta.
E' questa la ricetta per rispedire al mittente, venti di eliminazione.
Azzurrini, quindi, concentrati solo su sé stessi.
Tralasciando calcoli e ultim'ora su ciò che stia avvenendo tra Francia e Svizzera.
Il timore del cosiddetto "biscotto" c'è, ma non dovrà assumere il sopravvento.
Il rischio maggiore è che gli elvetici possano battere i transalpini per 3-2 o 4-3, e a quel punto nonostante un successo dell'Italia, ai danni della Norvegia, la banda guidata da Paolo Nicolato sarebbe fuori dall'Europeo.
Altrimenti, anche un pareggio azzurro o, paradossalmente, una sconfitta, potrebbero essere sufficienti per passare il turno, qualora i galletti dovessero battere la Svizzera.
Rompicapi, dunque, da non enfatizzare, per evitare che la confusione assuma il centro del palcoscenico.
Urge focalizzarsi sull'unico risultato da portare a segno, vale a dire quello della vittoria.
Battere anche la Norvegia, assicurarsi 6 punti e poi credere, fermamente, nel passaggio del turno.
Solo dopo, solo al triplice fischio finale, potremmo concentrarci su tutto il resto.
Sul risultato di Francia-Svizzera, sull'eventuale prossimo avversario nei quarti, alimentando il sogno.
Il sogno di salire sul podio di quest'Europeo, per centrare l'approdo all'Olimpiade del 2024.
Il sogno, poi, di issarsi sino in finale, e perché no, tentare quella scalata al vertice, effettuata, per l'ultima volta, nel lontano 2004.
19 anni dopo, un assillo che potrebbe tramutarsi in realtà.
A partire da questa sera, dal cuore della Transilvania, pensando solo alla Norvegia, pensando solo alla vittoria, lasciando da parte "biscotti" amari, indigesti e beffardi.
Lorenzo Cristallo