“SEMPRE E SOLO LAZIO”

Biancocelesti, domenica sera, di scena ad Udine, per mettere in cassaforte – o quasi – la qualificazione alla prossima Champions League.
Lazio reduce dal pari di venerdì scorso, per 2-2, contro il Lecce, nel contesto di una gara senza esclusioni di colpi, risolta dal Sergente, Milinkovic-Savic, al 94'.
Capitolini, quindi, che interrompono l'emorragia di risultati, dettata da 3 sconfitte nelle precedenti 4 gare disputate, seppure la brillantezza di gioco, sciorinata, non sia paragonabile a quanto mostrato sino ad un mese fa.
Eppure l'obiettivo più prestigioso, ed inseguito, sia lì, a pochi passi.
Lazio, attualmente, quarta in classifica, a quota 65, a +4 dal Milan quinto.
Ed allora, della sfida andata in scena, all'Olimpico, contro i salentini e del prossimo appuntamento alla Dacia Arena, parleremo, quest'oggi, nella rubrica, SEMPRE E SOLO LAZIO, con la spumeggiante opinionista di fede biancoceleste e redattrice di Passione Lazio, FRANCESCA FARCOMENI.
-Ciao Francesca. Gara al cardiopalma, venerdì scorso. Un 2-2, con il Lecce, acciuffato in extremis, grazie ad una zuccata di Milinkovic-Savic. Essendo presente allo stadio, quali siano state le reazioni, a caldo, da parte del pubblico biancoceleste?. Ha prevalso una sensazione di liberazione dopo le 3 sconfitte rimediate nelle precedenti 4 partite?.
Venerdì sera, ero, come sempre, allo stadio e, prima del gol del definitivo pareggio, la sensazione, sugli spalti, era, senza dubbio, di delusione, per via del crollo che la Lazio stesse subendo, per l'ennesima volta, da situazione di vantaggio. L'approccio della squadra, alla partita, sia stato, ancora una volta, poco convinto, ma, a seguire, il match, a livello psicologico, ha subito una svolta, attraverso il rigore fallito da Strafezza e con il vantaggio siglato da un ritrovato Immobile. In una situazione dove tutto girava a nostro favore, siamo, quindi, rimasti attoniti di fronte al pareggio dei giallorossi, materializzatosi all'ultimo secondo del primo tempo. Un errore grave che si è ripercosso, a livello mentale, anche nel secondo tempo, quando dopo tre minuti, siamo finiti, incredibilmente, sotto. Non mi aspettavo, di certo, tali leggerezze da una compagine in lotta per un posto in Champions, e, soprattutto, al cospetto di un avversario con 30 punti, circa, in meno, in classifica. Per fortuna, quasi a dimostrare che il particolare momento che stiamo vivendo non dipenda da un fattore fisico, l'ultima mezzora abbiamo tirato fuori quella determinazione e quel carattere, necessari al fine di agguantare il pari, sul gong. Fondamentali, poi, gli ingressi in campo di Luca Pellegrini e Pedro, capaci di donare nuova linfa al gruppo. Un punto, quindi, quello guadagnato, che, come spero, possa essere fondamentale in vista dell'obiettivo finale a cui aspiriamo.
-Ciro Immobile è tornato al gol, in campionato, tra le proprie mura amiche, dopo l'ultimo squillo datato 11 settembre 2022. Al netto della rete, come giudichi la prestazione sfoderata dal bomber di Torre Annunziata?.
Sono stata molto contenta che il nostro beniamino, Ciro Immobile, abbia ritrovato il gol. Un attaccante incredibile, prossimo alle 200 reti realizzate, che abbia, purtroppo, trascorso un'annata funestata dagli infortuni e da un brutto incidente d'auto. Lo abbiamo visto, nelle ultime gare, appannato e non con la consueta condizione atletica. Contro il Lecce mi è sembrato migliorato nei movimenti e nello scatto, anche se ancora lontano dalla forma di un tempo. Ciò che ho più apprezzato è stata la carica che, venerdì scorso, abbia dato alla squadra, nella ripresa, dopo il gol del momentaneo vantaggio dei salentini che poteva, realmente, dar vita ad un blackout psicologico con conseguente crollo.
-Nonostante il pari ottenuto con il Lecce, è innegabile che la formazione di Sarri sia alle prese con un'evidente flessione rispetto ad un mese fa. A cosa attribuiresti questa frenata?. E' in atto il classico "braccino corto" nel momento in cui l'obiettivo della qualificazione in Champions, si avvicini?.
Al momento particolare che stia attraverso la Lazio, ho, seppur in fasi diverse, donato differenti interpretazioni. Contro l'Inter mi è parso un crollo mentale, in una partita in cui si è in vantaggio sino a 20 minuti dal termine, perdere, poi, per 3-1, voglia dire che qualcosa si sia inceppato nella testa. Contro il Milan, invece, i calciatori mi siano sembrati in completo ritardo di condizione, come se camminassero in campo. La medesima sensazione l'ho provata con il Lecce, per poi dimostrare di avere ancora fiato e benzina per il forcing finale. Spero per i prossimi incontri di rivedere la Lazio ammirata a Napoli o a Bergamo.
-Domenica sera, aquilotti impegnati, alla Dacia Arena, contro l'Udinese. Friulani, da par loro, scevri da assilli di classifica e reduci dal ko rimediato a Firenze. Quanto peseranno, per la Lazio, quindi, i tre punti in palio?. A tuo avviso, in caso di successo, i capitolini blinderebbero, definitivamente, uno dei primi quattro posti?.
Di solito non amo fare calcoli o tabelle, ma in questo caso la matematica dice che occorrano 5 punti per ottenere, aritmeticamente, la qualificazione alla prossima Champions. Non è un obiettivo irraggiungibile, le partite, sulla carta, sono alla nostra portata, ma qualsiasi avversario può rivelarsi insormontabile se affrontato senza l'approccio giusto. Adesso non abbiamo altri impegni o pensieri, le nostre forze devono, e possono, essere concentrate sull'impegno della domenica. Udine non è mai stato un terreno di gioco in cui, storicamente, la Lazio abbia avuto vita facile, per cui non mi aspetto il contrario, neanche ora. In alto i cuori Laziali!. Ad victoriam!.
Lorenzo Cristallo