“SEMPRE E SOLO LAZIO”

Dopo la sosta per le Nazionali, si riaccendono le luci sul campionato.
Luci, anche, sulla Lazio, che dopo la vittoria nel derby, vorrà dare seguito al proprio rendimento.
Il rendimento di una squadra seconda in classifica, con 52 punti dopo 27 giornate, dalla seconda miglior difesa con 19 reti subite. Squadra dai 16 clean sheet, di cui 9 inanellati in trasferta.
Il prossimo appuntamento – domenica alle ore 15 – è all'U-Power Stadium di Monza, al cospetto di un avversario scevro da particolari assilli, e reduce da prestazioni, alquanto, confortanti.
Sarri potrà contare, di nuovo, su Immobile e Vecino – entrambi assenti nella stracittadina – oltre che sulla voglia di ben apparire da parte di Zaccagni, Felipe Anderson e Luis Alberto, calciatori sinonimo di garanzia di successo.
Ed allora, di tutto questo e molto altro, parleremo, quest'oggi, nella rubrica, SEMPRE E SOLO LAZIO, con l'appassionata e coinvolgente opinionista di fede biancoceleste, FRANCESCA FARCOMENI.
-Ciao Francesca. Dopo la sosta per le Nazionali, su il sipario sul campionato. La Lazio, reduce dal trionfo nel derby, sarà impegnata, domenica alle ore 15, sul campo del Monza. Da dove dovrà ripartire la compagine biancoceleste, in vista di un rush finale infuocato, in zona Champions?.
La Lazio dovrà ripartire, sicuramente, dalle prestazioni brillanti mostrate contro Napoli e Roma, due delle ultime tre partite di campionato. Il Monza proviene da un successo contro l'Empoli, a cui siano succeduti due pareggi. L'errore da evitare, categoricamente, sia quello di sottovalutare l'avversario, che, seppur non abbia granché da chiedere alla stagione, possa rivelarsi assai insidioso fra le proprie mura amiche. L'U-Power Stadium, come spesso accaduto altrove, si colorerà di biancoceleste, per via della presenza di, circa, 3.000 sostenitori laziali. Potrebbe, tra l'altro, tornare in campo, dal primo minuto, Immobile, oltre a Lazzari – considerando la squalifica di Marusic -. Da domenica, sino al prossimo 4 giugno, ci attendono 11 finali. Undici finali che andranno affrontate con la grinta necessaria. Mai mollare!.
-Gettando lo sguardo sul prossimo avversario, ossia sul Monza di Raffaele Palladino, a tuo giudizio, quali siano i punti di forza della squadra brianzola, attualmente tredicesima in classifica, a quota 34?.
Tra le neopromosse, il Monza è, attualmente, la squadra che abbia ottenuto più punti in classifica. Dopo un avvio stentato, culminato con l'esonero di Giovanni Stroppa, grazie alla promozione di Palladino a tecnico della prima squadra, i brianzoli hanno palesato un nuova impostazione di gioco, ottenendo prestigiosi risultati, come le due vittorie rimediate al cospetto della Juventus – sia all'andata che al ritorno -, oppure il 2-2 con cui abbia bloccato l'Inter. Anche la Lazio, nella gara d'andata, abbia sofferto, e non poco, per portare a casa i tre punti, risolvendo il match, grazie ad un gol, dell'allora diciassettenne, Luka Romero. Staremo, quindi, a vedere, se la Lazio affronterà questa partita con l'umiltà necessaria, quella capace di condurre verso risultati positivi.
-Maurizio Sarri è stato nominato, miglior allenatore del mese di marzo. Cosa ti ha conquistato del tecnico toscano?. E in cosa sia stato abile nel donare maggior consapevolezza alla squadra biancoceleste?.
Quello che penso su Maurizio Sarri è noto già da tempo. Io lo considero un grande allenatore di calcio, e penso che questa mia impressione sia legittimata dal secondo posto in classifica della Lazio, nonostante le disavventure fisiche di Ciro Immobile, che abbiano pesato, e non poco, sia in campionato che nelle coppe. Partite come quelle di Bergamo, oppure all'Olimpico, al cospetto del Milan, i due derby e il successo di Napoli, siano il prodotto della visione strategica del mister, in grado di coniugare la qualità del gioco e una spiccata sicurezza difensiva, ad una straripante capacità offensiva. Spero che dalla prossima campagna acquisti estiva, Sarri possa ricevere quegli innesti, da lui richiesti, al fine di far volare, davvero, quell'aquila dal nome Lazio.
-Siamo reduci da due prestazioni degli azzurri piuttosto deludenti, contro Inghilterra e Malta, in occasione delle qualificazioni per Euro 2024. A tuo avviso, quanto avrebbero fatto comodo, al c.t. Mancini, Immobile e Zaccagni?. E poi, come hai giudicato la performance sciorinata da Alessio Romagnoli, schierato dal primo minuto, nel match di domenica scorsa, in quel di Ta' Qali.
Come sai, il mio amore per questa Nazionale, in particolare, non è smisurato. In aggiunta a ciò, trovo alquanto discutibile la scelta di Roberto Mancini di non convocare Lazzari e Zaccagni. Specialmente quest'ultimo, che stia vivendo un momento di grazia e possa essere considerato uno dei migliori esterni offensivi del nostro campionato. Molti vociferano di un atteggiamento del calciatore non particolarmente apprezzato dal c.t. Sarà questa la vera ragione?. Per quello che riguarda la punta centrale, l'oriundo Retegui, non ha fatto male, ma forse è ancora piuttosto acerbo. Certo, è quantomeno curioso dover volare fino in Argentina per reperire un centravanti che possa giocare in Nazionale. Bisognerebbe, forse, ripensare il modo in cui si facciano crescere i giovani calciatori italiani, che militino nelle giovanili dei nostri club. Per quanto riguarda Romagnoli, ho apprezzato, molto, la sua prestazione contro Malta. A mio avviso, il c.t. avrebbe potuto convocare anche Casale, per ricreare quella coppia d'oro che stia dando tante soddisfazioni alla retroguardia della Lazio.
Lorenzo Cristallo