“SEMPRE E SOLO LAZIO”

09.02.2023

Il cammino della Lazio sembri aver subito un' evidente frenata.

Dopo il sonoro 4-0 rifilato al Milan, i biancocelesti si siano smarriti fra il doppio pari, per 1-1, contro Fiorentina ed Hellas Verona, oltre all'eliminazione in Coppa Italia, ad opera della Juventus.

Al Bentegodi, così come contro i viola, i biancocelesti dopo esser passati in vantaggio - con Pedro - ed aver ampiamente dominato nel corso della primo tempo, nella ripresa hanno rischiato la beffa, facendosi riacciuffare da un Verona desideroso di accorciare dal quartultimo posto.

Ed allora, Sarri si è trovato, nuovamente, a commentare una prestazione dal doppio volto, con gli "aquilotti" che lascino per strada qualche punto di troppo, appaiandosi, attualmente, al quarto gradino, a quota 39, a -4 dall'Inter seconda.

Nel frattempo si avvicina la sfida di sabato sera, contro l'Atalanta, in cui l'Olimpico sarà chiamato a sostenere i propri beniamini in vista di una partita dal profumo di spareggio in zona Champions.

Di tutto questo, e molto altro, parleremo, quest'oggi, nella rubrica, SEMPRE E SOLO LAZIO, con l'appassionata e sferzante opinionista di fede biancoceleste, FRANCESCA FARCOMENI.

-Ciao Francesca. Dopo il pari con la Fiorentina e l'eliminazione in Coppa Italia, ad opera della Juventus, la Lazio non è andata oltre l'1-1 in casa del Verona. Un buon primo tempo che, successivamente, abbia lasciato spazio ad una ripresa meno arrembante. Cosa stia accadendo alla squadra di Sarri?.

Il problema che tu hai citato, ossia il calo fisico e di concentrazione, specialmente nel secondo tempo, non possa essere considerato un caso isolato. E' una questione che vada affrontata e risolta in quanto il campionato sia ancora lungo e la Lazio non possa permettersi di perdere ulteriori punti da situazioni di vantaggio. Non si può andare al Bentegodi e sperare di vincere, camminando, convinti, altresì, che lo 0-1 sarebbe stato sufficiente.

-Il gol di Pedro, al Bentegodi, è stata una sublime magia. Lo spagnolo non andava a segno, in campionato, da 4 mesi. La sua esperienza e la sua classe, quanto potranno incidere in questa seconda parte di stagione?.

Pedro campione vero, mostro sacro. Con il gol fantastico di Verona ha dimostrato quanto sia, tecnicamente, due spanne sopra gli altri. Non è scontato essere, ancora, così decisivi, quando si giochi in serie A a 35 anni (soprattutto per un attaccante). E pensare c'è chi, da qualche altra parte, non l'abbia voluto in squadra. Roba da matti!.

-Sabato sera, sfida dal profumo di Champions, all'Olimpico, contro l'Atalanta. I biancocelesti affronteranno quel Gasperini sempre poco amato sulla sponda laziale della Capitale. Che pesa avrà questa partita, in merito alle ambizioni degli "aquilotti"?.

Lazio-Atalanta è fondamentale, così come tutte le altre partite precedenti in cui abbiamo dilapidato punti che avevamo, praticamente, già in tasca. Sabato sarà vietato sbagliare, anche per fornire un segnale dopo le ultime opache prestazioni. Sarebbe un sogno ripetere la prestazione dell'andata. Avanti Lazio!.

-Siamo immersi nella settimana dedicata al Festival di Sanremo. Francesca, ti chiedo: dovessi accostare un successo sanremese per descrivere, sin qui, l'annata biancoceleste, quale sceglieresti?.

Alla Lazio dedicherei, sempre, "Dio come ti amo", brano che portò al successo Domenico Modugno nel Festival di Sanremo del 1966. Ma la canzone che inquadri perfettamente la stagione calcistica attuale è: "Si può dare di più" di Ruggeri, Morandi e Tozzi, che li condusse al successo nel Festival del 1987. Se avessimo, infatti, dato, quel pizzico in più sul piano della continuità e della concentrazione, adesso saremmo potuti, anche, essere secondi, alle spalle del Napoli. Tuttavia non molliamo: c'è un posto Champions da conquistare!.

Lorenzo Cristallo 

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