“SEMPRE E SOLO LAZIO”

15.12.2022

Biancocelesti in Turchia, in attesa che salga su', il sipario, sul campionato di serie A.

Data da cerchiare in rosso, è il 4 gennaio, giorno in cui la Lazio affronterà, in trasferta, il Lecce.

Gara caratterizzata dalle incognite su come, le compagini di casa nostra, riprenderanno la propria marcia dopo la lunga sosta per il Mondiale.

Nel frattempo, dalla formazione di Sarri provengono buone notizie.

Nel test amichevole contro il Galatasaray, i capitolini si sono imposti, in rimonta, per 1-2, grazie alle reti di Felipe Anderson e Luis Alberto, fornendo ottime indicazioni al tecnico toscano.

Ed allora dei temi principali inerenti il cammino che condurrà alla fine delle ostilità e con lo sguardo rivolto al passato, e in particolar modo ad un centravanti che caratterizzò gli anni '90 della compagine biancoceleste, parleremo, quest'oggi, nella rubrica, SEMPRE E SOLO LAZIO, con la scoppiettante ed entusiasta opinionista di fede laziale, FRANCESCA FARCOMENI.

-Ciao Francesca. Al via il ritiro in Turchia. Sarri sarà chiamato a lavorare sulle gambe e sulla testa dei suoi calciatori. Quali aspetti, a tuo giudizio, dovranno essere curati con maggior dovizia?.

Da tifosa appassionata, ho ascoltato l'intervista rilasciata da Maurizio Sarri, alla radio ufficiale del club, e ho compreso che il buon risultato ottenuto durante l'amichevole contro il Galatasaray sia frutto di un ottimo lavoro, mirato a ridurre i problemi che possano derivare da una lunga sosta. Ciò mi rassicura sulle condizioni fisiche dei giocatori, apparsi trainati da una buona dose di entusiasmo. L'aspetto mentale sarà importante, tanto quanto quello fisico, specialmente alla ripresa. L'unico che probabilmente stia ancora recuperando la condizione, dopo la partecipazione al Mondiale, sia Milinkovic-Savic, per via della caviglia malandata. Incrocio le dita e aspetto con ansia di rivederlo in campo. Daje Sergione!.

-A partire dalla sfida di Lecce, tornerà in pianta stabile Ciro Immobile. La sua presenza, quanto potrà incidere in vista degli obiettivi da perseguire?. Sarà lui, l'arma fondamentale per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League?.

Ovviamente la tua è una domanda retorica, che ogni laziale si aspetti. L'importanza di Immobile e il suo essere indispensabile per la squadra, siano fattori indiscutibili. Anche se, la Lazio, in quest'inizio di stagione ci ha regalato delle prestazioni memorabili anche senza la sua punta-gioiello (vedasi Atalanta). Non vedo, quindi, l'ora, di rivedere Ciro in campo, convinta che attraverso i suoi gol passerà tutto ciò che di bello riusciremo ad ottenere in campionato. Ciro più nuovi acquisti: l'equazione perfetta per volare in alto.

-Il calendario, al termine del girone d'andata, vedrà la Lazio affrontare, fuori casa, Lecce e Sassuolo, mentre all'Olimpico, Empoli e Milan. Quali le insidie maggiori da dover arginare?.

Osservando le squadre da affrontare, al termine del girone d'andata, l'unica gara ostica mi sembri quella contro il Milan, la quale richiederà un'ottima preparazione, motivazione e impegno. Il monito, per noi, rimane, comunque, quello di non sottovalutare alcun avversario. Quest'anno la Lazio ha deluso proprio contro le insospettabili Sampdoria e Salernitana e se penso al prossimo match contro il Sassuolo ( squadre che inizino con le lettere S e A), allora inizio a compiere riti scaramantici. (ndr. Essere tifosi è anche questo).

-Per l'angolo Amarcord abbiamo, sin qui, parlato di centravanti del passato, da Signori a Vieri, e visto che la Croazia sia giunta ad un passo dalla seconda finale Mondiale consecutiva, riannodo, con te, il filo della memoria su Alen Boksic. Quali sono i ricordi che ti riconducano alle gesta e ai gol di quell'aitante e portentoso bomber croato?.

Che dire del nostro alieno Alen (così lo chiamavamo e tale lo consideravamo). Un giocatore che rientri, senza dubbio, nella mia personale top five dei migliori giocatori della Lazio negli anni '90. Tecnica sublime e potenza unica. Le sue progressioni, palla al piede, lungo la fascia, le ricordo con nitidezza, ancora oggi. Una prodezza su tutte?. Il fantastico gol messo a segno, nel 1997, in Lazio-Sampdoria: 3-0. Ero allo stadio e ricordo, ancora, l'incredulità dopo il fantastico strappo in velocità e il pallonetto di sinistro - pur essendo, lui, un destro -, che spinse Ferron, portiere doriano, a tributargli un applauso. Non era di sicuro un bomber - se fosse stato più preciso sottoporta, sarebbe stato Ronaldo il Fenomeno -, ma, di sicuro, un grandissimo trascinatore. Nella Lazio di oggi farebbe faville.

Lorenzo Cristallo

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