“SCURDAMMC ‘O PASSAT”

11.02.2023

Che sfida all'orizzonte.

La Juve che affronta la Fiorentina.

Quella Viola capitanata da quel "simpatico" Presidente, Commisso, pronto a pungolare i bianconeri in ogni occasione.

Lui sapeva, lui diceva, lui prevedeva.

Il grillo parlante del calcio italiano. Di quel calcio ostinatamente avverso alla Signora.

Domani, però, sarà il campo a parlare.

Con Allegri tentato da un'idea stuzzicante.

Chiesa e Vlahovic, insieme, dal primo minuto.

Non accade dall'ottobre del 2020, in un Fiorentina-Sampdoria che sembri lontano un'era geologica fa.

Chiesa e Vlahovic, oltre a Di Maria.

Tridente potente, per provare a suggellare una rima.

Per Federico e Dusan, però, quella di domani non sarà mai una sfida come le altre.

Entrambi esplosi lungo le sponde dell'Arno, entrambi hanno rappresentato un'impagabile boccata d'ossigeno per il club viola.

Entrambi, però, congedatisi da Firenze, fra fischi, epiteti e insulti pesanti.

Trasferirsi presso la corte della Juve, per il popolo gigliato, è accusa di "alto tradimento".

Filosofia e linguaggi, tutti da interpretare.

Intanto, domani, potrebbe essere la loro partita. Sin dall'inizio.

Federico Chiesa dopo un lampo, in Coppa Italia, contro il Monza, ha inanellato pochi altri minuti, oltre all'ennesimo stop, seppur breve, dopo il lungo infortunio.

Dusan Vlahovic, invece, ha ripreso a tuonare. Due gol ed un assist, fortuito, nel match contro la Salernitana, per issarsi a quota 8 reti in campionato, tornando a gioire a 115 giorni di distanza dall'ultimo acuto nel derby della Mole.

Rivitalizzati e vogliosi di imporsi, nella stagione più complicata e articolata dei bianconeri, dopo i fasti dei 9 scudetti di fila.

Le inchieste giudiziarie, i 15 punti di penalizzazione, ma, altresì, il desiderio feroce di non indossare gli abiti da vittima.

La Juve, per storia, per tradizione, per titoli, non è abituata ad esser consolata, in quanto vittima.

Ed allora, domani, tenterà di avere la meglio sulla Fiorentina, e sul "simpatico" Presidente Commisso, uno che ha fatto affari con la Signora, pur detestandola davanti alle telecamere.

Chiesa e Vlahovic hanno dimenticato il passato.

Il presente è a tinte bianconere ed ergersi, in futuro, da leader di questa squadra, potrebbe apparire la loro missione principale.

Entrambi emersi in Toscani, ma entrambi consacrati, o in via di definitiva consacrazione, all'ombra della Mole.

Allegri punta su di loro.

Sugli ex dal dente avvelenato.

Lorenzo Cristallo

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