“SBADIGLI E ASPIRINA”

15.05.2023

Pomeriggio senza sussulti, che terminerà nell'archivio polveroso del dimenticatoio, da parte della Roma.

Giallorossi che non vanno oltre lo 0-0, al Dall'Ara, contro i padroni di casa del Bologna.

Un punto che serva ben poco alla formazione di José Mourinho, alquanto rimodellata in vista dell'appuntamento in terra emiliana.

Dal primo minuto i baby Missori – al suo esordio, dall'inizio, in A – e Tahirovic, oltre a Svilar fra i pali, al posto di Rui Patricio che, al pari di Paulo Dybala, non sia stato convocato.

Ed allora la sfida offre ben pochi spunti interessanti.

Specie nel primo tempo, quando la chance più pericolosa porti la firma del "gallo" Belotti, ancora a zero gol in campionato dopo 35 giornate.

Nel secondo tempo, la Lupa tenta di far propria l'intera posta in palio, ma l'undici di Thiago Motta non si fa trovare impreparato.

Gli ospiti reclamano per la mancata concessione di un penalty, nei primi 45 minuti, ma stavolta lo Special One assolve l'arbitro Orsato, nel suo consueto siparietto, in sala stampa, del post-gara.

Ed allora consapevole che 59 punti, al momento, siano pochi per provare ad entrare nel novero delle prime quattro, meglio concentrarsi sull'Europa League, e sulle Aspirine, per l'appunto.

Vi è un 1-0 da difendere, alla BayArena di Leverkusen, al cospetto di un Bayer tutt'altro che temibile, e reduce da un pari, per 1-1, a Stoccarda, in Bundesliga.

Un periodo non esaltante per gli uomini allenati da Xabi Alonso, ed allora sarà compito della Lupa, provare a spingersi oltre le Colonne d'Ercole, raggiungendo una finale europea per il secondo anno di fila.

Nella scorsa stagione fu Tirana ad ospitare l'atto conclusivo della Conference League.

Questa volta sarà Budapest, il teatro della finalissima di Europa League.

Trofeo che, se conquistato, spalancherebbe le porte per la prossima Champions League.

Suggestione allettante, quindi, per i capitolini.

Giallorossi alle prese con infortuni in sequenza – ultimo, in ordine di tempo, quello occorso a Celik -, e a -6 dal quarto gradino occupato dalla Lazio, ed allora meglio pensare a giovedì, alla battaglia – metaforicamente parlando – in terra tedesca, in cui la truppa dello Special One potrà contare su due risultati su tre a proprio favore.

Raggiungere Budapest farebbe dimenticare tante amarezze, tante delusioni e tante prestazioni al di sotto delle aspettative.

Come avvenuto ieri, in un pallido 0-0 sotto il cielo di una Bologna uggiosa, in una domenica di metà maggio a far da preludio ad un giovedì in cui conterà, solo, ruggire e mostrare appeal internazionale.

Lorenzo Cristallo

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