“SAMPD’ORO PER GIANLUCA”

Un pomeriggio dai cuori forti.
Un pomeriggio intenso, emozionante.
Un pomeriggio che ha avuto inizio da venerdì, dal giorno della scomparsa di Luca Vialli.
Una processione davanti ai cancelli di Marassi.
Mazzi di fiori, bandiere, maglie, gagliardetti blucerchiati.
Tutto questo in onore di Gianluca Vialli.
Il bomber della Sampd'oro. Di quella squadra capace di imporsi in Europa e in Italia.
La Samp della Coppa delle Coppe, dei trofei nazionali, la Samp dello scudetto nel 1991.
Ed oggi molto somiglierà ad allora.
A quel 19 maggio, quando i doriani batterono il Lecce e salirono sul tetto più alto dello stivale italico.
Grazie a Vialli, Mancini e a tutti i figli, fratelli e gemelli di una squadra allenata dal condottiero Boskov.
Guida sicura in un oceano infarcito da squali e leoni.
Oggi, però, c'è la memoria da onorare.
Amore, affetto, gratitudine, riconoscenza, da dispensare ovunque.
In ogni battito del cuore, in ogni anelito di vento.
Su Marassi sferzerà un vento che ricondurrà al ricordo di Gianluca Vialli.
Icona, simbolo, emblema di quella Samp irripetibile, di quella Samp trionfatrice.
Spiegare cosa abbia rappresentato Gianluca Vialli per il popolo doriano non è semplice.
E' un qualcosa molto più di amore.
E' un qualcosa che va oltre l'infatuazione dettata dai gol e dai lampi di genio.
Venerdì sera, sul Tg1, Massimo Mauro ha svelato che Vialli sarebbe stato disposto ad assumere l'incarico di Presidente della Samp.
Un obiettivo, un desiderio che non riuscirà a coronare, a causa di un male feroce, che ha divorato sogni, speranze e tempo.
Eppure, lasciando da parte ciò che poteva essere e non è stato, è la storia ad essere onorata e rispettata.
La storia di un uomo magnifico.
Generoso, passionale, umile e combattente, di cui la Genova blucerchiata si sia innamorata, follemente, sin dal primo giorno.
E poi del campione.
Le rovesciate, le acrobazie, le reti da ogni angolo dell'area di rigore.
Un cecchino infallibile, un giustiziere per le difese avversarie.
Oggi, Marassi, si tingerà di blucerchiato, di un blucerchiato vivo, per onorare un campione eterno.
Una leggenda.
La gara con il Napoli, poi, la cornice perfetta, in uno di quei confronti che furono spartiacque decisivi per la conquista del tricolore nel 1991.
Genova per noi, recitava un celebre brano di Bruno Lauzi e Paolo Conte.
Bene. Oggi, Genova è tutta per lui. La sponda blucerchiata è tutta per lui.
Per Luca Vialli.
Campione eterno.
Fuoriclasse per sempre.
Lorenzo Cristallo