“RUGGITO JUVENTUS”

07.05.2023

Ruggisce e reagisce la Juve.

0-2 il punteggio finale, al Gewiss Stadium di Bergamo.

Atalanta messa ko dalla forza e dalla tenacia dei bianconeri.

Bianconeri che soffrono, rischiano, donano la sensazione di traballare, per poi colpire.

Colpire nella ripresa, attraverso Iling-Junior, al suo primo centro in serie A, e Dusan Vlahovic.

Vlahovic, per l'appunto.

Subentrato nel corso del secondo tempo e subissato da beceri cori a sfondo razzista, dopo aver sfiorato la rete, la trova sul gong, al 98', siglando il suo decimo centro in questo campionato.

Per quanto concerne la Dea, una serie di chance, soprattutto nei primi 45 minuti, con il palo colpito, di testa, da Scalvini, un bolide di De Roon e al tramonto della prima frazione, con Scalvini, di nuovo, e Pasalic.

Vecchia Signora, invece, pericolosa con una conclusione a giro di Di Maria e un tentativo aereo di Milik.

Nella ripresa, come detto, la rete, al 56', di Iling-Junior, nata, proprio, da un recupero palla del diciannovenne inglese.

A seguire, forcing degli orobici che, allo scadere, centrano un palo con Zappacosta.

Eppure la Juve non demorde, entrano in campo Pogba, Chiesa, Kostic e Vlahovic, ed è proprio Vlahovic a timbrare il cartellino, mettendo in ghiaccio la vittoria, e ammutolendo i sostenitori nerazzurri che lo abbiano bersagliato di insulti per gran parte dei minuti finali del match.

Vecchia Signora, quindi, che inanella il terzo risultato utile consecutivo, nonché la seconda vittoria di fila.

Secondo posto in classifica, dunque, con 66 punti all'attivo, a +2 dalla Lazio terza e a +3 dall'Inter quarta.

Viatico interessante, quindi, in vista della semifinale d'andata di Europa League, in cui il Siviglia sia avvisato.

Gli andalusi si troveranno di fronte una squadra capace di soffrire, di arroccarsi in difesa, per poi pungere con efficacia.

L'Atalanta, invece, nonostante la vivacità prodotta, nel secondo tempo, dal duo Muriel-Zapata, incappa in una sconfitta dopo 3 vittorie di fila e 4 risultati utili consecutivi.

Gli orobici, al netto dell'impegno profuso e dell'abilità nel mettere in affanno gli ospiti, escono dal rettangolo verde con zero punti in tasca.

Dea sesta in classifica, a quota 58.

Al momento, il quarto gradino, che vorrebbe dire, accesso alla prossima edizione della Champions League, sia distante 5 lunghezze.

Un gap tutt'altro che abissale, seppur questa sconfitta certifichi un rendimento altalenante da parte della formazione del Gasp, mentre la Juve, dopo aver battuto il Lecce, si ripete a Bergamo, lanciando il guanto di sfida alle avversarie che si troverà di fronte, sino al prossimo 4 giugno.

Lorenzo Cristallo

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