“RISVEGLIO DORIA”

E se ora iniziasse tutto un altro campionato?.
E se l'esempio della Salernitana dovesse essere replicato, in questa stagione, dalla Samp?.
Tante differenze, soprattutto inerenti l'ossatura e la solidità societaria, ma comunque l'aspirazione massima per tentare ciò che, sino ad oggi, sembrasse impensabile.
Nella domenica in cui in tanti si aspettavano la rimonta del Verona nei confronti dello Spezia, ecco materializzarsi il 3-1 con cui i blucerchiati superano gli scaligeri.
Vince la Samp.
Prima vittoria casalinga, in campionato, per la truppa di Dejan Stankovic, che nel primo tempo annichilisce l'Hellas attraverso una doppietta di Manolo Gabbiadini – da segnalare il secondo gol dell'attaccante lombardo, vera e propria perla del suo repertorio -.
Nella ripresa, Zaffaroni spedisce in campo Veloso e Lasagna, e il ritmo dei gialloblù diventa tambureggiante.
Doriani schiacciati nella propria metà campo, con il Verona che sale in cattedra attraverso il centravanti argentino Gaich, ma le sue due reti vengono annullate dal Var per altrettante posizioni di offside.
All'88', però, è Faraoni ad accorciare le distanze, mettendo i brividi al Ferraris.
Tifo blucerchiato che trattiene il respiro, conta i minuti che manchino al termine del match, sino a quando, al 98', oltre i 7 di recupero concessi dal signor Mariani, in contropiede, l'ex Real Madrid e Psg, Jesé Rodriguez serve un assist d'oro ad Alessandro Zanoli, il quale mette a referto il suo primo gol, in carriera, in serie A.
A quel punto esplode di gioia Marassi, ed ogni paura evapora nel nulla.
Come detto, primo successo casalingo per la Sampdoria che sale, così, a quota 15 in classifica, occupando il penultimo posto.
Superata la Cremonese, l'Hellas Verona disti, appena, 4 lunghezze.
Nonostante l'attacco più asfittico del campionato, con appena 16 reti all'attivo, da qui al prossimo 4 giugno, restino 11 partite da disputare.
Undici partite che vogliano dire, 33 punti in palio.
Forse un miracolo, o forse no, ma comunque il Doria è legittimato a crederci, infondendo tutte le energie fisiche e nervose al fine di effettuare quella "remuntada" in stile Salernitana, di cui al prologo.
Per quanto concerne il Verona, invece, occasione sciupata.
Nonostante il ko dello Spezia, venerdì, in casa del Sassuolo, i veneti non approfittano di ciò, incappando in una sconfitta tutt'altro che preventivabile.
Buono l'approccio mostrato nella ripresa, ma nei primi 45 minuti era, ampiamente, lecito attendersi di più.
L'Hellas non vince dal 13 febbraio scorso – in occasione dell'1-0 inflitto alla Salernitana -, mentre da lì in avanti appena 2 pareggi e 3 ko.
I punti restano 19, con i bianconeri allenati da Semplici lontani 5 lunghezze.
Alla ripresa del campionato, poi, vi sarà la Juventus da affrontare, all'Allianz Stadium, nel contesto di un finale di stagione che, in zona retrocessione, rischi di veder riaperto qualsiasi discorso.
Discorso riaperto in maniera inattesa, sorprendente, grazie ad una Samp elettrizzante, spinta dagli squilli di Manolo Gabbiadini e dal sigillo, definitivo, di Alessandro Zanoli.
Da Marassi riemerge dalle ceneri un gruppo che, probabilmente, a dispetto dei problemi societari e delle varie vicissitudini in campo ed extracampo, abbia sempre alimentato la speranza di poter rinascere da una domenica così.
Una domenica speciale e, per alcuni versi, dal profumo di resurrezione.
Lorenzo Cristallo