“RIMANDATA A SETTEMBRE”

Promossa con riserva.
Giudizio finale sulla Fiorentina.
Promossa, seppur senza centrare alcun titolo.
Non che fosse un obbligo ad inizio stagione, eppure dopo quanto dimostrato nell'arco di quest'annata, resta l'amaro in bocca per le due sconfitte rimediate in finale.
In finale di Coppa Italia contro l'Inter, e in finale di Conference League al cospetto del West Ham.
Viola che, tuttavia, abbia dimostrato di possedere il giusto atteggiamento, e le qualità di gioco adatte, per spingersi in avanti.
Ovunque.
Sia fra i confini nazionali che in Europa.
In Coppa Italia, dopo aver eliminato, anche piuttosto agevolmente, Sampdoria, Torino e Cremonese, si è arresa dinnanzi all'Inter.
Eppure la sfida dell'Olimpico iniziò bene per i gigliati, passati in vantaggio con Nico Gonzalez dopo appena 3 minuti.
A seguire un blackout costato caro. La doppietta del "Toro" Lautaro e a nulla sia valsa una ripresa ad alto ritmo, con Jovic ad impensierire, in più di una circostanza, Handanovic.
In Conference, poi.
Cammino intrapreso nell'agosto scorso.
Un doppio preliminare con gli olandesi del Twente che sorride ai toscani.
A seguire un secondo posto nel raggruppamento e quella costante voglia di annichilire gli avversari.
Annichilirli a suon di gol, come avvenuto, nelle gare da dentro o fuori, contro Braga, Sivasspor, Lech Poznan, rivali messi al tappeto fra le loro mura amiche.
Successivamente la presa di Basilea, nella semifinale di ritorno, ed infine l'amara e bruciante sconfitta di ieri, al 90', contro gli Hammers, nel contesto di una partita in cui la Viola avrebbe meritato molto di più, al netto di quell'ultima defaillance, fatale.
In campionato, invece, dopo un girone d'andata balbettante e deludente, nella seconda metà di stagione, i gigliati hanno sciorinato prestazioni convincenti, grazie alle idee tattiche – assai apprezzate – di Vincenzo Italiano, e grazie alle qualità, riconosciute, dei suoi interpreti.
Un ottavo posto da migliorare, al fine di tornare a competere in Europa, sciogliendo, poi, gli interrogativi su chi sarà alla guida tecnica.
Resterà Vincenzo Italiano, al comando della Viola?.
Oppure l'attuale tecnico della Fiorentina dirà sì al corteggiamento napoletano?.
Nel frattempo vi è un Viola Park in costruzione, progetti ambiziosi ed allettanti da toccare con mano ed una città che, finalmente, dopo anni grigi, sia tornata a rivivere serate entusiasmanti e cariche d'orgoglio.
Tuttavia permane il rimpianto per le coppe sfumate, via, sul più bello.
Immagine di una promozione con riserva.
Lorenzo Cristallo