“RICOMINCIO DA TRE”

27.02.2023

Forse il titolo è inflazionato, ma tant'è.

Napoli sfida la scaramanzia.

Napoli sa che trincerarsi dietro la cabala serva a ben poco.

Questa volta sono i numeri a duellare con la sorte.

Numeri imponenti, rassicuranti. Numeri che indichino un sentiero anche fuori dai confini nazionali.

Il Napoli di Spalletti non conosce limiti.

In serie A la tirannia azzurra è saldamente al comando.

65 punti conquistati dopo 24 giornate, 19 vittorie nelle ultime 20 gare disputate, miglior attacco del campionato con 58 reti a referto e difesa di ferro con appena 15 gol al passivo.

Quinto clean sheet di fila e Osimhen sempre più leader nella speciale classifica marcatori con 19 centri realizzati.

Ma non solo lui.

Retroguardia inappuntabile, con Meret, Rrahmani e Kim a giganteggiare.

Fasce presidiate da Di Lorenzo e Mario Rui, oppure, all'occorrenza, da Olivera.

A centrocampo, muscoli e idee con Anguissa, Lobotka e Zielinski, mentre in avanti, Lozano - o Politano - ad ispirare il duo Osimhen-Kvarataskhelia, capace di issarsi a tandem più brillante d'Europa, a braccetto con le miglior coppie dei club più prestigiosi del Vecchio Continente.

Ed allora, con la concorrenza - o presunta tale - a -18, e con un piede e mezzo ai quarti di Champions League - altro traguardo mai raggiunto prima d'ora -, sia inutile scomodare corni rossi portafortuna.

La torta Osimhen, i cartonati, a dimensione naturale, dell'undici titolare azzurro, esposto sulle scale dei vicoli nei Quartieri Spagnoli, e bandiere che ritraggono il numero 3 nel bel mezzo del tricolore, siano l'immagine di una domenica in cui anche le ultime, residuali, paure, siano svanite nel nulla.

L'Inter che cade a Bologna, ed allora la domanda più frequente non è più come, ma quando certificare lo status di campioni d'Italia.

Luciano Spalletti, da par suo, mantiene tutti sulla corda.

Predica umiltà, massima concentrazione ed evita voli pindarici con la fantasia.

La missione è quasi completata, ma non del tutto.

Perlomeno in Italia, manchi pochissimo per tornare ad incendiare di gioia una città che attende questo momento dal 1990.

Poi si penserà alla Champions, altra competizione in cui il Napoli stia dimostrando di possedere tutte le credenziali per giungere sino in fondo.

Sei successi su sette gare disputate sono lo specchio di una compagine matura e dotata delle caratteristiche necessarie per imporsi anche nella prestigiosa e competitiva Coppa dei Campioni.

Ed allora, non c'è scaramanzia che tenga.

Torte Osimhen come se non ci fosse un domani, cartonati dei beniamini azzurri e bandiere con quel 3 che spunta con orgoglio.

Istantanee di una stagione magica, incredibile, sublime.

Dai fari spenti, ai riflettori del Continente puntati su di esso.

Su questo Napoli grandi firme, grandi numeri, grandi ambizioni.

Lorenzo Cristallo

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