“QUEL PULLMAN LI’”

"Ho stimolato i ragazzi dicendoli che se battono grandi squadre come Milan e Juve, faccio arrivare nello spogliatoio un pullman di troie".
La location è l'U-Power Stadium, in cui si sia tenuta la festa di Natale del Monza.
Sponsor, assetto societario e calciatori, chiamati a brindare in vista delle prossime festività.
Un modo per cementare il gruppo, per stare insieme. Un modo per consolidare l'unione e gli intenti.
Poi, però, a prendere la parola è il Presidente, Silvio Berlusconi.
Dopo un preambolo in cui riannodi il filo con il recente passato, con l'avvento di Raffaele Palladino in panchina e snocciolando le sfide che vedranno i brianzoli, impegnati, nel corso del girone di ritorno, ecco la perla.
"Ho stimolato i ragazzi dicendoli che se battono grandi squadre come Milan e Juve, faccio arrivare nello spogliatoio un pullman di troie".
Mi domando: perché?.
Perché rovinare tutto, con quest'immagine deprimente?.
Perché svilire di continuo le donne, tra l'altro alla presenza della sua compagna, l'Onorevole Marta Fascina.
Perché?.
Che poi, a dirlo, non è la persona che vive ai margini, senza alcun ruolo sociale, nonostante ciò non giustifichi eventuali affermazioni del genere.
Ma perché proprio lui. Un Senatore della Repubblica, uno chiamato a sdoganare vecchi cliché e battute fuori luogo.
Il sessismo in ogni dove.
Un siparietto antico e demodé, tipico di quelle tv private di cui si siano perse le tracce.
Da una battuta del genere, da un'affermazione del genere, poi susseguono i sospetti sulle donne che facciano carriera.
"Quella lì è diventata manager, perché..."
"Quella lì è una giornalista affermata, perché..."
Perché, poi, c'è sempre qualcuno che fra una grassa risata e un'altra, parli di "troie" come se nulla fosse.
Quella frase lì, pronunciata in un martedì sera qualunque, poteva concludersi in maniera seria, rispettosa, in un modo in cui stimolare i ragazzi del Monza ribadendo le ottime prestazioni e sottolineando le ambizioni da raggiungere.
Evitando, però, di sfociare nel pecoreccio.
Nel grottesco.
Certo, alcuni obbietteranno: "Ma si sa, il Presidente è fatto così. Non è nuovo ad esternazioni del genere".
Male, anzi, malissimo.
Battuta per nulla simpatica, urticante, mortificante nei confronti delle donne, dequalificante al suo ruolo di Senatore della Repubblica e patron del club biancorosso.
Ma tanto, a noi, cosa importa.
Un video che circola in rete, quattro risate, e nel frattempo la sua compagna viene eletta in una fetta di Sicilia, da lei inesplorata, e le cadute di stile che si susseguono a raffica.
Ma lui può. E' sempre stato così.
Nel frattempo altra legna da ardere nel braciere del sessismo.
In quella donna scrutata, osservata ed accostata a quel mestiere lì, per soddisfare le bramosie maschili.
Non rido e mi vergogno.
Molto, anzi, moltissimo.
Lorenzo Cristallo