“PUGNO DURO”

17.03.2023

Pugno duro, come il pugno rifilato da un tifoso esagitato del Sivasspor, intrufolatosi in campo, durante i festeggiamenti per il gol di Castrovilli, nei confronti di Alessandro Bianco, calciatore della Viola.

Atto deprecabile e da denuncia, come testimoniato dal giovane centrocampista della Fiorentina, attraverso una storia su Instagram, in cui compaiono i segni del pugno ricevuto in prossimità del naso.

Pugno duro, però, inteso anche, come l'atteggiamento della squadra di Vincenzo Italiano, in grado di rimontare la rete di Yesilyurt, imponendosi per 1-4, in una Sivas a 1.300 metri di altitudine.

Gigliati d'Europa, quindi.

Fiorentina all'ottava vittoria di fila in Conference. Fiorentina ai quarti di finale di Conference.

La squadra di Italiano stia palesando un particolare feeling con tale competizione.

Squadra che non subisce granché, per poi colpire con veemenza.

Ieri, sugli scudi, il solito Cabral, autore del suo quinto centro in quest'edizione della Conference League, a seguire Milenkovic – nel giorno della sua duecentesima presenza con addosso la maglia della Viola -, un goffo autogol di Goutas, ed infine il pregevole sigillo di un ritrovato Gaetano Castrovilli.

Tutto che scorre liscio, dunque, nell'aspra terra turca.

Fiorentina autorevole, autoritaria, dominante.

Dopo il gol incassato, le gambe non hanno tremato, in quanto consapevoli della propria forza e della schiacciante superiorità tecnica e qualitativa.

Già nel match d'andata, tale divario doveva essere proposto. Ed invece, per via di un pizzico di sfortuna e poco cinismo, i toscani si siano dovuti accontentare del minimo vantaggio.

Minimo ed esiguo vantaggio che stesse per giocare un brutto scherzo alla Fiorentina, dopo la rete, per l'appunto, siglata dai padroni di casa.

A seguire, però, dal gol di Cabral, in avanti, i toscani hanno giocato sul velluto, mettendo alle corde i modesti avversari del Sivasspor – formazione quindicesima nel campionato turco -.

E' così, al triplice fischio finale, braccia sollevate al cielo, in segno di vittoria, per i ragazzi guidati da Vincenzo Italiano.

Squadra affamata di titoli, vogliosa di regalarsi un finale di stagione memorabile.

In ripresa in campionato, ma soprattutto ai quarti di Conference e in semifinale di Coppa Italia.

Giungere sino in fondo, in entrambe le competizioni, non appare eresia.

In Coppa Italia bisognerà superare, nel doppio confronto, la Cremonese: impresa, quindi, tutt'altro che titanica.

In Europa, invece, uscite di scena il Villarreal e la Lazio, tra le più temibili, restino in corsa: West Ham, Anderlecht e AZ Alkmaar. Rivali di tutto rispetto, ma non ampiamente superiori alla Viola.

Ed allora, la Fiorentina può continuare a sognare in grande.

Smussando i propri limiti, contando, però, sulla qualità e sulla vivacità di una squadra che sin da agosto abbia messo nel mirino la finale di Praga.

Speranze e velleità di una primavera tutta da vivere.

Lorenzo Cristallo 

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