“PIOVE SULLO SCUDETTO”

Ci sono storie che fatico a comprendere.
Polemiche e visi lunghi inconcepibili.
Eppure.
Narrazione di una fine maggio in una Napoli che splende, festeggia, ammira i suoi idoli, tenendo in serbo delle ruggini.
Ruggini fra protagonisti.
Ruggini fra uomini abituati e avvezzi a vantare leadership.
De Luarentiis e Spalletti, Aurelio e Luciano: personaggi a confronto.
La querelle si basa sul rinnovo di contratto, quella Pec gelida, mal digerita dal tecnico neo scudettato.
Il gelo.
La cena di venerdì scorso, nulla di nuovo nell'immediato, un prolungamento che tardi ad arrivare.
Luciano Spalletti vanta dei dubbi e delle perplessità sul progetto futuro.
Che Napoli verrà fuori nella prossima estate?.
Squadra competitiva, per blindare il titolo di campione d'Italia appena conquistato?.
Squadra in grado di poter duellare anche in Champions, tentando di andare oltre i quarti di finale raggiunti in quest'edizione?.
Oppure nulla di tutto ciò?.
Nel frattempo Aurelio De Laurentiis parla di quel che avverrà a partire da luglio, presso il ritiro di Dimaro, accenna a quali saranno i festeggiamenti, il prossimo 4 giugno, ma del proseguo della liaison fra lui e il tecnico di Certaldo, nulla di nulla.
Strana atmosfera, quindi.
Strana atmosfera dopo uno scudetto tornato a bussare in una Napoli festante, 33 anni dopo dall'ultima volta.
Poi, magari, tutto si ricomporrà, Spalletti avrà le sue garanzie e l'accordo verrà preso, fra gentiluomini che si stimino e si rispettino.
Ma intanto aleggia maretta.
Un'atmosfera tutt'altro che consona per una squadra laureatasi, da poco, campione d'Italia.
Luciano Spalletti avrebbe preferito un colloquio vis a vis, piuttosto che quella Pec giuntagli lo scorso 19 aprile.
Questione di forma e di cuore, nei riguardi di un tecnico capace di rendere invincibili, calciatori di buon livello, e nel migliore dei casi ottimo livello, ma non di certo fenomeni tali da chiudere il discorso scudetto con ben 5 turni d'anticipo.
Ed allora piove su questa Napoli tricolore.
Probabilmente l'arcobaleno e il sole siano dietro l'angolo, e tutto questo rappresenterà, semplicemente, una nuvola passeggera.
Ma intanto De Laurentiis e Spalletti si evitano, glissano, e tutto ciò rischi di destabilizzare un ambiente che abbia, ancora, davanti agli occhi la magnificenza di un'annata debordante.
Lorenzo Cristallo