“PER LO SCUDETTO, A CHE ORA?”

20.03.2023

Eh sì, ora è solo questione di settimane, di giorni, addirittura di ore.

Si ironizza, ma non molto, sul terzo scudetto del Napoli.

Ipotesi tramutatasi in realtà. Realtà che prenderà forma in primavera, forse a fine aprile, o nei primi di maggio, a completamento di un percorso inappuntabile, grandioso, eccellente, favoloso.

Aggettivi a iosa dopo l'ennesimo trionfo azzurro.

Capolavoro Spallettiano, firmato Osimhen-Kvaratskhelia.

I partenopei surclassano il Torino, rifilando un sonoro 0-4.

Come detto, doppietta dell'attaccante mascherato, griffe di Kvara, dagli undici metri, ed infine sigillo – utile solo per gli almanacchi – da parte di Ndombele.

Per i granata un tentativo, da segnalare, nel corso del primo tempo, e poco altro, dinnanzi alla magnificenza di un Napoli inarrestabile.

Osimhen, come detto, due gol a referto, Kvaratskhelia, un centro e un assist, oltre al colpo di tacco con cui abbia innescato Olivera in occasione del provvisorio 0-3 realizzato dal centravanti nigeriano.

Ed allora, ad 11 giornate dal termine di un campionato dominato, in lungo e in largo, gli azzurri toccano quota 71, spingendosi a +19 dalla Lazio seconda.

Miglior attacco del torneo con 64 reti realizzate, così come difesa meno trafitta della A con appena 16 centri incassati.

Con quella di ieri siano 23 i successi ottenuti dopo 27 giornate. Per il resto, 2 pareggi e 2 sconfitte.

Nell'altra classifica, quella dedicata ai marcatori, comanda Osimhen con 21 gol realizzati, diventando, dopo Cavani, Higuain e Mertens, il quarto calciatore in forza al Napoli a superare le 20 reti in un campionato.

Kvaratskhelia, invece, al suo primo anno in A, raggiunge quota 12, con ottime possibilità di continuare a migliorare il proprio score.

Ed allora, cos'altro aggiungere?.

Nulla.

Nulla che non si sia già affermato con convinzione, ossia che questo Napoli sia irraggiungibile, forte, tenace, di qualità e travolgente.

Vincente e ambizioso.

Ambizioso, in quanto, da adesso sia difficile non gettare lo sguardo sulla Champions, e sul doppio quarto di finale con il Milan.

Un doppio confronto che metterà in palio l'approdo in semifinale, in cui potrebbe paventarsi un altro scontro tutto italiano – contro l'Inter -, oppure un suggestivo duello con il Benfica, altra squadra in grado di dominare, in maniera incontrastata, nel proprio Paese.

Sogni e velleità di una primavera che si tingerà d'azzurro.

Una primavera ruggente e incalzante.

Una primavera soleggiata che assumerà i volti di Victor il terribile oppure di Kvicha, concentrato di genio e fantasia.

I volti di un Napoli arrembante e incontrastabile.

Travolge il Torino, infilzando l'ennesima vittima in questa stagione altisonante, mettendo nel mirino le altre rivali.

Lo scudetto è oramai questione di settimane, di giorni, di ore.

E' la Champions, invece, il palcoscenico in cui misurare le proprie qualità, tentando una scalata a cui nessuno, – ma proprio nessuno – all'alba, avrebbe scommesso.

Lorenzo Cristallo 

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