“PENSATI LIBERA”

Come al solito, nella tribuna dei social, si è discusso, e si continua a discutere, del messaggio lanciato da Chiara Ferragni, nella prima serata del Festival di Sanremo, con quella scritta, "PENSATI LIBERA", esposta alle sue spalle.
Pensati Libera, monito che potrebbe essere coniato per ogni contesto, specialmente in quello sportivo, e in maniera specifica, calcistico.
Pensati Libera per tutte le giocatrici che continuino ad essere mortificate, lontane dai riflettori della serie A.
Pensati Libera, Alice Pignagnoli, costretta a scegliere se essere madre o calciatrice.
Pensati Libera, per tutte quelle giornaliste o opinioniste, su cui regni lo scetticismo e il pregiudizio più atavico che ci sia.
Pensati Libera per non essere giudicata inopportuna e inadeguata.
Pensati Libera per lasciare il proprio segno in un mondo, per tanti, troppi anni, appannaggio solo degli uomini.
Pensati Libera per tutte quelle Maria Sole Ferrieri Caputi, insultate, offese, da beceri trogloditi, neanche protagonisti nel romanzo della propria vita.
Pensati Libera per un pallone a tinte rosa, ma di un rosa convinto.
Pensati Libera affinché il calcio diventi traino per abbattere regimi e imposizioni.
Pensati Libera perché il pallone può salvare vite e accoglierne altrettante.
Pensati Libera di fronte allo scherno e alla ghettizzazione che ha caratterizzato questo mondo.
Pensati Libera dinnanzi a chi pensi che una cronista donna non abbia le giuste competenze per disquisire di calcio.
Pensati Libera in un'Italia che guarda al domani, ripercorrendo, però, nella memoria, un passato di cui, non sempre, si possa esser fieri.
Pensati Libera di fronte a chi sostenga che il football, scritto, parlato e praticato, non possa essere faccenda loro. Delle donne, intendo.
Ed allora Chiara Ferragni ha fatto centro.
Ha fatto centro per l'ennesima volta.
Toccando le corde di una società abile nel fare spallucce e nel proclamare: "Noi?. Noi, no, noi siamo diversi".
Ma poi, subito pronti a denigrare, casomai, la direzione di gara della Ferrieri Caputi in Napoli-Cremonese di Coppa Italia, ritenendo lei e le sue assistenti donna, decisamente impresentabili su determinati palcoscenici.
Ed allora sul palcoscenico, quello sì, dell'Ariston, via al "PENSANTI LIBERA".
Ognuno, poi, secondo coscienza potrà interpretarlo come vuole.
Nessuna imposizione di pensiero.
Ma PENSATI LIBERA, per non annullarsi, per non porgere la guancia a chi quella guancia vorrebbe schiaffeggiarla, distruggendo sogni, aspirazioni, competenze e capacità.
PENSATI LIBERA.
Lorenzo Cristallo