“PAURA E FESTA”

Passaggio del turno con il brivido. Anzi, con i brividi.
Tre gol sul groppone, il timore, al 69', che tutto potesse naufragare.
Una qualificazione in tasca, un 1-4 rassicurante in terra polacca, ed invece tanto nervosismo – favorito dall'incerta direzione di gara dello sloveno Obrenovic -, un atteggiamento errato, defaillance in fase difensiva, fattori, dunque, che abbiano prestato il fianco alla rimonta del Lech Poznan.
Sousa, Velde su rigore e Sobiech ad ammutolire il Franchi, a lasciar presagire che il pomeriggio fiorentino potesse tramutarsi in un giovedì drammatico.
Ed invece gli ingressi in campo di Cabral, Castrovilli e Kouame a donare nuova linfa ai gigliata.
La rete di Sottil, la firma, per l'appunto, di Castrovilli, il 2-3 finale e la Viola che accede in semifinale di Conference League.
Toscani in semifinale di una competizione europea, 8 anni dopo l'ultima volta.
Toscani in lizza per centrare questo titolo, dopo la Coppa delle Coppe vinta nel 1961.
Fasti da rinverdire, defaillance, però, da non commettere.
Ieri è stato evitato il peggio. Ieri sia stato evitato che un eccesso di sicurezza rischiasse di far crollare un castello, saldamente, costruito sette giorni prima a Poznan.
Tuttavia, Fiorentina, quindi, fra le migliori 4 di Conference League.
Viola che affronteranno, in semifinale, gli elvetici del Basilea.
Compito da non sottovalutare, affatto, ma alla portata di Cabral e compagni.
Fiorentina, dunque, che si appresti a vivere un maggio elettrizzante, con la semifinale, per l'appunto, di Conference, con vista Praga, sede della finalissima, il prossimo 7 giugno, mentre il 27 aprile, la truppa di Italiano sarà chiamata a non abbassare l'attenzione contro la Cremonese, per quanto concerne la semifinale di ritorno di Coppa Italia.
Anche lì, si ripartirà da un rassicurante vantaggio, ossia dallo 0-2 maturato allo Zini.
Tuttavia, considerando quanto avvenuto ieri, con i patemi affiorati nel contesto di una partita che appariva pura formalità, sarà necessario che la Viola scenda in campo con la veemenza che appartenga a chi abbia, ancora, tutto da conquistare.
Solo successivamente, anche in Coppa Italia, si potrà volgere lo sguardo sulla finale dell'Olimpico, in programma il 24 maggio.
Ed insomma, al netto di un campionato che veda la Viola al nono gradino, a -7 dall'Atalanta settima, è nelle coppe che la squadra guidata dal "tarantolato" Italiano dia il meglio di sé.
In semifinale di Conference League, ad un passo dalla finale in Coppa Italia, evitando, però, di ripetere la prestazione sconcertante andata in scena, ieri, per ben 70 minuti.
Dalla partita contro il Lech Poznan, i gigliata dovranno acquisire maggior esperienza, facendo in modo che alcuni spettri non ricompaiano.
Era già avvenuto nella sfida di ritorno con il Braga, e si siano materializzati, di nuovo, ieri.
Fortunatamente Sottil e Castrovilli abbiano evitato che la partita avesse un'appendice nei supplementari; è così festa al Franchi, ma quanta paura.
Lorenzo Cristallo