“PATTEGGIAMENTO”

La strada intrapresa, dal club bianconero e dai suoi legali, è quella del patteggiamento.
Patteggiamento per quanto concerne il secondo filone d'inchiesta, vale a dire quello inerente la cosiddetta, manovra stipendi.
Il processo, inizialmente previsto, per il prossimo 15 giugno, si terrà quest'oggi, martedì 30 maggio.
La decisione della Juventus sia quella di non subire eventuali penalizzazioni, da applicare, poi, nella prossima stagione.
Ripartire, quindi, senza spade di Damocle sulla testa, andando incontro, solo ed esclusivamente, ad una sanzione pecuniaria.
Perché sarà questo il provvedimento che, con ogni probabilità, verrà applicato.
La dirigenza bianconera, quindi, dopo il -10 di penalità dello scorso 22 maggio, vuol evitare ulteriori misure che possano pregiudicare l'attuale posizione di classifica della Vecchia Signora.
Vecchia Signora, attualmente, settima in classifica con 59 punti all'attivo.
All'orizzonte una possibile qualificazione in Conference League oppure in Europa League.
Tutto è ancora possibile, a 90 minuti dal termine della stagione.
Juve impegnata, domenica sera, ad Udine, con l'obiettivo di chiudere al meglio questo campionato, possibilmente con una vittoria, per poi conoscere che tipo di Europa si spalancherà dinnanzi a sé.
Fermo restando che anche la UEFA dovrà pronunciarsi sulla condotta del club juventino, e non è da escludere che Ceferin disponga di una mancata partecipazione della Juventus nelle manifestazioni europee, per la prossima stagione oppure per due stagioni.
Su questo si vedrà, nelle prossime settimane.
Ad oggi, la situazione veda una Juve che, in data odierna, sarà protagonista nel processo riguardante la manovra stipendi, attuando la formula del patteggiamento.
Un'ammissione di responsabilità, da parte del club, per evitare di incorrere verso provvedimenti che possano mettere in salita il percorso della squadra, in campionato, anche nella prossima stagione.
Evitando, quindi, quanto accaduto in questa.
In quella che sia stata, a detta di Massimiliano Allegri, un'annata folkloristica, caratterizzata da punti sottratti, poi riassegnati, e di nuovo sottratti, a pochi minuti da una partita di campionato, molto importante.
C'è, quindi, da salvare il salvabile, a partire dall'onore e dalle ambizioni future.
Solo dopo, conosceremo le novità che riguarderanno l'assetto tecnico della squadra.
Dalla permanenza o meno di Allegri.
Da chi sarà il nuovo direttore sportivo e soprattutto quali saranno le scelte di mercato, fra addii, più o meno, illustri, e ragazzi su cui puntare.
Nel frattempo si cerca di attraccare in porto una stagione amara, deludente e per molti aspetti, fallimentare.
Condizionata dalle turbolenze extracampo, ma con l'intento di non pregiudicare anche la prossima.
Scelta saggia da parte della società.
Scelta per ripulirsi da un fango, divenuto melma.
Lorenzo Cristallo