“OSIMHEN EXPRESS”

Viaggia a tutta velocità, Victor Osimhen.
Gol a grappoli, premi a gogo.
Incetta di titoli personali per un attaccante famelico, generoso, grintoso. Volto mascherato di un Napoli feroce.
E poco importa che venerdì sera la Lazio abbia imposto il primo ko in campionato alla truppa di Spalletti, fra le proprie mura amiche – il secondo complessivo in serie A -, in quanto i partenopei restino saldamente al comando della classifica, consapevoli del vantaggio, sino ad ora, maturato.
E fra i protagonisti di questa squadra dai numeri ridondanti e della prestazioni inappuntabili, vi è lui: Victor Osimhen.
19 centri in serie A – leader nella speciale classifica marcatori – e 2 in Champions League.
Cannoniere capace di buttare giù tutto ciò che trovi di fronte.
E poi la voglia di dare man forte. Pedina indispensabile per Luciano Spalletti.
Spalla affidabile per i suoi compagni e per Kvara, in particolar modo.
Quest'oggi, a Roma, riceverà il premio come miglior giocatore straniero della nostra serie A, nel 2022. Riconoscimento assegnatogli dalla stampa estera presente in Italia.
Il giusto riconoscimento ad un centravanti che fa gola ai top club d'Europa.
Da giugno avrà il via una lunga telenovela, fra coloro che busseranno alla porta di un Aurelio De Laurentiis che non vorrà lasciar partire il suo bomber infallibile, a patto che, sul tavolo, non giungano offerte da 120-150 milioni di euro.
Nel frattempo, il presente parla di torte a lui dedicate, uova di Pasqua che lo raffigurino, mentre l'originale, il Victor Osimhen in carne ed ossa, sia chiamato ad imprimere l'accelerata decisiva, in vista di una primavera tinta d'azzurro.
Ribadire la sua dominanza in campionato, prendendo per mano una squadra ad un passo da quel sogno atteso da 33 anni.
E poi in Champions. Superare l'Eintracht, anche nella gara di ritorno - in programma mercoledì 15 marzo -, per poi tentare l'assalto anche all'olimpo del Vecchio Continente.
Napoli ai quarti in Coppa dei Campioni: evento unico, mai accaduto prima d'ora.
E così, in attesa che gli azzurri si tolgano di dosso le scorie di un venerdì da derubricare in fretta, Osimhen si appresta a ritirare, quest'oggi, l'ennesimo premio in carriera, per poi focalizzarsi sui prossimi appuntamenti.
Segnare all'Atalanta, sabato pomeriggio, per poi ripetere le gesta compiute nella Deutsche Bank Park di Francoforte, stavolta, però, al Sacro Maradona.
Teatro delle sue prodezze, delle sue giocate, dei suo gol capaci di far tremare una città intera.
Avversari annichiliti e Osimhen che festeggia, sollevandosi la maschera.
Perché lui sarà anche l'uomo mascherato, ma di fronte ai premi assegnati e alle reti realizzate, riconoscerlo sia un gioco da ragazzi.
Lorenzo Cristallo