“ORO: NON E’ TUTTO ORO”

20.05.2023

Apprezzo il monito lanciato da Federica Pellegrini.

Una vita, apparentemente, tutta d'oro.

D'oro come le medaglie.

Come le medaglie di una nuotatrice, di una campionessa, fiore all'occhiello nel panorama sportivo italiano.

I suoi titoli talmente tanti, da esser complicato snocciolarli a memoria.

Basterebbe citare i 6 oro ai Mondiali, i 7 agli Europei ed altrettanti agli Europei vasca corta, oltre alle 130 medaglie d'oro nei campionati italiani, per misurare l'immensità di tale campionessa.

Campionessa, oggi, membro del CIO, e da agosto 2022, sposata con Matteo Giunta, suo preparatore atletico, con il quale stia prendendo forma anche un'Academy per nuove campionesse – si spera -.

Ed allora narrata così, sembrerebbe una di quelle vite stellari.

Anzi, irraggiungibili.

Trionfi, successi, vite da prima pagina, vite da copertine patinate.

Eppure.

Attraverso il libro, Oro, uscito lo scorso 16 maggio, scritto dall'autrice Elena Stancarelli, per la Casa Editrice, La Nave di Teseo, Federica Pellegrini non fa mistero, fra le tante cose, di due aspetti che abbiano caratterizzato la sua adolescenza, e non solo.

Quell'eccesso di pressioni, quelle aspettative.

L'obbligo dei risultati e la notorietà materializzatasi troppo presto, da prestare il fianco alla bulimia e ad attacchi di panico.

Mangiava e subito dopo vomitava, questo racconta, nel libro, Federica Pellegrini.

Tutto ciò si consumava la sera, sfidando gli incubi e i fantasmi di un orizzonte divenuto ingombrante.

E poi gli attacchi di panico.

In vasca.

E' accaduto anche lì, mostrando le fragilità umane. Mostrando la consistenza naturale di una ragazza come tante.

Campionessa vincente, di talento, ma ragazza. Come tante.

N'è uscita fuori.

N'è uscita fuori, grazie al giusto aiuto.

Grazie a quella forza interiore nel non aver timore di palesare le proprie fragilità.

Spigolature di cui, molti di noi, siano alle prese.

Paura e ritrosia di manifestarsi.

Paura e ritrosia di non apparire secondo i canoni della società.

Di quella società che ci vuole sempre perfetti, impeccabili, performanti, in linea con tutto ciò che dia valore.

In termini numerici e di sostanza.

Ed invece si può cadere. Una e più volte, e non per questo non essere i migliori.

Federica Pellegrini lo ha dimostrato.

Abbattendo record e diventando la Regina del nuoto italiano, seppur non immune da quei demoni e interrogativi, capaci di prendere a pugni l'anima.

Questo libro, dal titolo Oro, vuole essere una biografia che entri nei dettagli, che riveli ciò che, in parte, pensiamo di conoscere, e ciò che, invece, non ci aspettavamo.

Il racconto di una campionessa forte, travolgente, esemplare, autentica.

Il racconto, altresì, di una ragazza che abbia faticato con sé stessa per raggiungere vette di notorietà non semplici da gestire e soprattutto con cui fare i conti.

Probabilmente, Oro, non sia solo la narrazione di chi ce l'abbia fatta, ma forse è un invito a sfidare i propri fantasmi, a combattere contro i pregiudizi e i tabù, palesando la grinta di volercela fare, di imporsi, evitando, altresì, di nascondersi di fronte a tutto ciò che fortifichi, e non ammazzi.

Di sicuro non ammazzi, più di quanto possa ammazzare l'oblio, la paura di chiedere aiuto, la strenua resistenza verso i mali dell'anima.

Lorenzo Cristallo

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