“O CAPITANO! MIO CAPITANO!”

Dopo le feroci critiche provenienti dalla Francia, a margine della sciagurata serata di Champions, a Monaco di Baviera, che ha sancito l'eliminazione del Psg agli ottavi di finale, per Marco Verratti è giunta l'occasione di riscattarsi.
Non che ne abbia, particolare, bisogno, ma è sempre meglio mantenere alto il rendimento, per non prestare il fianco a chi sia, costantemente, pronto, a gettare fango su uno dei centrocampisti più vincenti nel panorama continentale.
Marco di strada ne ha percorsa.
La sua carriera è una traiettoria unica, che parte da Pescara e si issa a Parigi, senza mai misurarsi sul palco della serie A.
Titoli vinti in Francia, tantissimi, ed altresì l'onorificenza di essere campione d'Europa con la Nazionale italiana.
Questa sera, al Maradona, in uno degli stadi più celebri e prestigiosi del nostro Paese, teatro dei successi attuali, e di sicuro, futuri, della squadra di Spalletti, sarà proprio lui, Marco Verratti da Manoppello, a tracciare il sentiero vincente ai suoi compagni.
Capitano per una sera, complice l'assenza per infortunio di Leonardo Bonucci.
Capitano nella prima della Nazionale azzurra verso il lungo cammino che condurrà all'Europeo tedesco del 2024.
Manifestazione continentale in cui difendere il titolo, provando a cancellare i fantasmi dell'ennesima mancata partecipazione ad un Mondiale.
Stasera c'è l'Inghilterra da affrontare.
Inghilterra che riporti alla memoria, proprio la finale di Wembley.
11 luglio 2021, azzurri che trionfano ai calci di rigore e poi via, tutti a festeggiare, sbeffeggiando quei pronostici che ci vedevano sfavoriti, alla vigilia.
In quella squadra c'era anche lui, Marco Verratti.
Fuori causa nelle prime partite, a causa di un problema fisico, per poi prendersi la scena, diventando un baluardo su cui poter contare nelle difficilissime sfide a cui la truppa del Mancio si sia dovuta sottoporre per conquistare l'olimpo più ambito.
A seguire, sempre con la Nazionale dei Tre Leoni, uno 0-0 a Wolverhampton ed un successo di misura, per 1-0, a Milano, che ha consentito all'Italia di approdare nella Final Four, del prossimo giugno, di Nations League, spingendo, invece, la compagine guidata da Southgate alla Lega B di tale manifestazione.
Tuttavia, stasera, si volta pagina.
C'è una qualificazione all'Europeo da conquistare, a partire dai primi tre punti in palio.
Azzurri, per alcuni aspetti, rimaneggiati, con in attacco la grande novità rappresentata da Mateo Retegui.
A centrocampo, invece, ci si affida all'usato sicuro.
Jorginho, Barella e lui, Marco Verratti.
I galloni di capitano sul braccio e quella voglia di smentire le feroci critiche abbattutesi nei suoi confronti, nelle ultime settimane.
Critiche pretestuose da parte di chi lo vorrebbe, addirittura, rispedirlo a Pescara.
Nonostante i titoli vinti e il prezioso apporto fornito al Psg.
Marco ha incassato, ma non dimentica.
Ed allora, al Maradona, vorrà dare sfoggio della sua visione di gioco, della sua caparbietà – da buon abruzzese -, e della sua capacità nel saper lottare su ogni pallone.
O capitano! Mio capitano!.
Le responsabilità sulle sue spalle, sulle spalle di un ragazzo partito da Pescara, esploso a Parigi, ed ora con tutte le credenziali per poter far sognare un popolo intero, dando onore e lustro alla gloriosa maglia azzurra.
Lorenzo Cristallo