“NON HO MAI SMESSO”

13.08.2023

Non ho mai smesso di credere in lui.

Mai.

Neanche dopo tre esoneri consecutivi.

Neanche quando Sampdoria, Cagliari e Verona abbiano rappresentato tappe che avrebbero sotterrato chiunque, professionalmente.

Ed allora, sarà anche una vittoria di misura contro il Pisa, saranno anche i trentaduesimi di finale di Coppa Italia, sarà anche stato un autogol di Canestrelli a concedere il lasciapassare al Frosinone, eppure non nascondo una sobria felicità per Eusebio Di Francesco.

Il tecnico abruzzese ha avuto il merito di riproporsi in massima serie e di farlo attraverso una squadra che proverà a lottare, sino all'ultimo minuto dell'ultima giornata, per restare in A.

Non ha optato per luoghi esotici, non è emigrato all'estero.

Ha studiato, ha approfondito, si è confrontato con altri colleghi.

Ha utilizzato l'umiltà per alimentare fame e voglia di scacciare via i fantasmi del recente passato.

Quasi 2 anni lontano dalla panchina, ora è in Ciociaria il suo nuovo lido.

Una partenza non con il botto, ma comunque positiva.

Un primo tempo interessante al cospetto dei toscani, poi qualche sofferenza di troppo, ma alla fine ciò che più conta è il passaggio del turno.

Per il resto, meglio attendere qualche settimana, seppur da sabato prossimo si faccia sul serio.

Al Benito Stirpe ci sarà di scena il Napoli campione d'Italia.

Gara da far tremare i polsi.

Eppure Di Francesco metterà in vetrina tutto il desiderio di rialzare la china, mantenendo la schiena dritta.

Lo ha dichiarato anche dopo la gara contro il Pisa: alla sua squadra vorrà donare un'immagine riconoscibile.

Provare le giocate, gli schemi, senza paura. Per non nutrire recriminazioni.

Dal mercato stiano per arrivare Barrenechea dalla Juventus e il bomber marocchino, Cheddira, dal Bari.

Innesti necessari per una rosa, ad oggi, in fase di costruzione.

Eppure non nascondo una sobria felicità per il tecnico pescarese.

Dall'Europa League con il Sassuolo, alla semifinale di Champions League al timone della Roma.

A seguire gli anni bui con la Samp, il Cagliari e il Verona.

Ora la rinascita.

Con un nuovo spirito, con sentimenti rinnovati.

Con l'umiltà e la consapevolezza che nel calcio il passato non conti e che la memoria sia molto meno che corta.

Ed allora, meglio ripartire così, con un successo.

Di misura, in un pomeriggio agostano di Frosinone. Quasi in silenzio, per non risvegliare gli spettri allontanati con l'imperativo di continuare a credere su di sé.

Lorenzo Cristallo

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