“NON E’ FIGLIO DI MARIA”

04.01.2023

Continua a non essere la Juve di Di Maria.

Nonostante gli oltre 50 giorni di pausa dal campionato, la ripresa sarà molto simile al 13 novembre scorso, sera di Juventus-Lazio.

Allegri che faceva la conta degli assenti.

Allegri che fa la conta degli assenti.

L'ultimo, in ordine di tempo, proprio Angel Di Maria. Campione del mondo con l'Argentina, a segno nella finale contro la Francia, ma alla costante ricerca della forma migliore, in bianconero.

Precisazione cromatica d'obbligo, considerando che ieri, El Fideo, abbia riportato una contusione alla caviglia destra che lo ha messo fuori causa in vista del match di quest'oggi, ore 18:30, contro la Cremonese.

Allegri, quindi, dovrà fare a meno del campione sudamericano, a cui aggiungere i forfait di Vlahovic, Bonucci, Cuadrado e Pogba, oltre che poter disporre di Chiesa, solo a mezzo servizio.

E' come se il tempo non fosse trascorso da quel 13 novembre.

E' come se i recuperi sperati non si fossero materializzati.

Nel mezzo uno tsunami societario epocale, con le dimissioni del vecchio cda, con Andrea Agnelli che lascia il testimone all'era Exor, che vedrà in Gianluca Ferrero il massimo esponente.

Cambio di guida che farà storia, che traccerà nuovi sentieri.

Un cda composto da 5 membri, personalità affidabili, professionisti stimati, con il benestare di John Elkann.

Fuori dal campo una serie di inchieste: dal filone Prisma, portato avanti dalla Procura di Torino, alla necessità di far luce sulla questione plusvalenze.

Mentre sul rettangolo verde, Allegri avrà il compito - come da lui stesso dichiarato - di condurre la Vecchia Signora fra le prime quattro posizioni in classifica, tentando, altresì, l'assalto alle finali di Coppa Italia ed Europa League.

Ma intanto il tempo sembri essersi fermato.

Anche oggi, a Cremona, scelte obbligate, e assenze illustri, a far da preludio ad una seconda parte di stagione in cui, come affermato dall'allenatore livornese, bisognerà sbagliare il meno possibile.

Ora sì che gli errori costeranno caro.

La stagione è di quelle in salita, complicate, nonostante i bianconeri siano reduci, in serie A, da 6 trionfi di fila, annoverino un terzo posto in graduatoria, a -10 dal Napoli capolista, vantando, altresì, la miglior difesa del torneo con appena 7 gol incassati in 15 giornate.

A proposito, anche Szczesny potrebbe alzare bandiera bianca. Al suo posto è pronto Perin.

La medesima emergenza di oltre 50 giorni fa, ma con un nuovo assetto societario all'orizzonte.

Stagione per uomini duri in casa Juve.

Il blasone e la storia non contano.

Stavolta occorrerà cuore e senso di appartenenza, a partire da quest'oggi, dallo Zini di Cremona, per recedere con il recente passato, sconfiggendo fantasmi e sfortuna, appollaiati, entrambi, sul cancello di una Continassa divenuta bunker e scrigno di ambizioni future.

Lorenzo Cristallo 

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