“NON C’E’ PIU’ TEMPO DI ASPETTARE”

Non c'è più tempo.
In un calcio che procede a velocità supersonica.
In un calcio che fagociti emozioni e risultati, Stefano Pioli è stato chiaro: contro il Sassuolo conterà solo vincere.
Zero estetica, al bando preziosismi e virtuosismi.
Tre punti.
Tre punti da ottenere in casa e da portare a casa, al cospetto dei neroverdi che navighino poco al di sopra della terzultima.
Nel 2023 un solo successo per il diavolo, per il resto sappiamo bene quale sia stato il crollo verso il basso di una squadra uscita di scena in Coppa Italia e naufragata in finale di Supercoppa Italiana.
Senza dimenticare, ovviamente, il pari-beffa con la Roma, il pari sofferto con il Lecce la pesante sconfitta al cospetto della Lazio.
Istantanee di un Milan rabbuiato e asfittico.
Il Milan dal capo chino di Theo Hernandez e Giroud, di un Leao che vaga senza incidere. Il Milan dalla difesa di burro.
Lo scudetto della scorsa stagione venne fuori nel contesto di un gruppo vivace, fantasioso ed elettrizzante.
Nulla di paragonabile ad oggi.
Eppure Pioli sa che quest'oggi, contro il Sassuolo, bisognerà osare.
Tenterà, con ogni probabilità, anche la carta De Ketelaere.
Uno degli uomini più discussi della scorsa campagna acquisti, gettato nella mischia per dare adito a quella voglia di riscatto e rivalsa che attanagli anche il fiammingo.
Aspettare non si può.
Un pari permetterebbe alle dirette concorrenti di alimentare le speranze di sbaragliare il diavolo dalla corsa Champions.
Una sconfitta scucirebbe, definitivamente, il tricolore dal petto dei ragazzi di Stefano Pioli.
Chiudere gennaio con un trionfo, permetterebbe al diavolo di approcciarsi al meglio in vista del derby di domenica prossima, quando l'orgoglio, la fame e la personalità giocheranno un ruolo fondamentale nell'arco dei 90 minuti e più.
Intanto l'attualità propone un Milan-Sassuolo da non fallire.
Da non fallire per entrambi, ma ancor di più per i rossoneri.
Un ko sarebbe deleterio, e decreterebbe la fine della pazienza da parte dei sostenitori milanisti.
Una vittoria, al contrario, potrebbe apparire come benzina per riprendere a correre.
Perché il calcio va veloce. Fagocita emozioni e successi.
Perché nel calcio il presente si tramuta, subito, in passato. Un passato a cui non restare avvinghiati.
Lorenzo Cristallo