“NAPOLI, 3 GIORNI PRIMA”

26.04.2023

Tre giorni prima dall'incoronazione.

O comunque tre giorni, un diario di bordo, con prologo ad agosto ed epilogo, molto probabilmente, a domenica 30 aprile.

Quel 3 che ripiomba nelle vie della città.

Ricomincio da 3.

Tre come gli scudetti tinti d'azzurro.

33, gli anni di distanza dall'ultimo trionfo tricolore.

3 giorni, da quest'oggi, alla sfida di sabato, contro la Salernitana.

Stadio Armando Maradona, ore 15, a patto che dalla Lega Calcio non giungano novità in merito al calendario e alla contemporaneità con il match di San Siro.

Napoli campione d'Italia, se supera la squadra allenata da Paulo Sousa, sperando che i biancocelesti dell'ex Sarri non conquistino l'intera posta in palio al cospetto della Beneamata.

Presupposti d'obbligo, affinché la festa possa deflagrare.

Fra le piazze, i vicoli, in un'appendice fragorosa di quanto, già, avvenuto nelle prime ore di lunedì.

In quella notte che abbia capovolto, definitivamente, la geografia del calcio italiano.

Azzurri che espugnano la casa della Vecchia Signora, e con Giacomo Raspadori si spingono sin lì, ad un passo, un solo passo, dall'olimpo nazionale.

Ed allora Napoli aspetta.

Conta le ore, conta i giorni – presumibilmente 3 – dal derby campano con la Salernitana.

Imbandiera le vie, espone striscioni, predomina l'azzurro.

E' questa l'istantanea di una città, quest'oggi, baciata dal sole. Azzurra più che mai.

Giorni in cui ci si stringa al passato ma si osservi con rinnovata fiducia il presente, sperando che il domani sia roseo.

Non propriamente il colore a cui i partenopei siano affezionati, ma roseo nel senso di foriero di soddisfazioni, successi e titoli.

Nel frattempo, Napoli è accarezzata dal vento, avvolge i cuori di tutti e guarda dalla finestra ciò che accadrà.

Sentimento popolare, voglia di far festa, consapevolezza di chi, questo titolo, lo abbia meritato sin dai primi minuti della stagione.

Più in là sarà il tempo di omaggiare i protagonisti, di osannare i beniamini di questa città.

Applaudire Spalletti, i dirigenti e il Presidente, De Laurentiis.

Lungimiranza, spirito visionario e pragmatismo.

Intanto restino 3 giorni – molto probabilmente – al tassello finale.

Sabato, la sfida con la Salernitana, e domenica, ad ora di pranzo, le preghiere.

Le preghiere affinché l'Inter batta o pareggi con la Lazio, per poi riempire strade e vicoli.

Urlare, cantare, sfilare, ballare.

Nel nome di Napoli.

Ricominciando da 3.

Lorenzo Cristallo

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